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Fisco e Dintorni
Professionisti in giro per l'Europa: arriva la Tessera Europea

Nuove opportunità per i professionisti che dal 18 gennaio 2016 potranno lavorare in giro per l’Europa senza problemi.

Grazie infatti alla Direttiva Europea 2013/55/UE (e al Regolamento di esecuzione n.2015/983) è prevista la possibilità per alcune categorie di professionisti – come ad esempio  gli infermieri, i farmacisti, i fisioterapisti e gli agenti immobiliari – di esercitare liberamente la propria attività in giro per l’Unione Europea attraverso una semplice attestazione costituita dalla tessera professionale europea (cd. “European professional card”).

In pratica, con questa tessera che funge da patentino (da richiedersi presso il proprio paese di residenza) ogni professionista potrà attestare le propria professionalità e operare su tutto il territorio europeo.

Tale tessera dovrebbe essere comunque concessa a meno di cause ostative. Eventualmente, potrebbero essere richieste delle “misure compensative” se le autorità dello Stato membro ospitante dovessero constatare che l’istruzione e l'esperienza professionale posseduta non corrispondono ai livelli previsti nel paese (è prevista una prova attitudinale e un tirocinio di adattamento che può durare fino a tre anni). Infine, è possibile che il Paese in cui si intenda svolgere la professione, dopo aver rilasciato la Tessera professionale europea ma prima di consentire al professionista di esercitare la propria attività, richieda una verifica sulla conoscenza della lingua o l’iscrizione a un organismo professionale.

Attraverso tali disposizioni, dunque, l’Europa sta cercando di realizzare un ulteriore passo verso una maggiore libertà di azione dei professionisti, i quali hanno sempre più l’esigenza di operare su un mercato che è fortemente cambiato e che, anche grazie alle nuove tecnologie, può essere svolto ovunque e con grande flessibilità.

Delle forti potenzialità derivanti dalle nuove tecnologie sono convinti anche i fondatori della Sharepro, una giovane startup italiana che ha fondato le sue basi proprio sulla libertà di azione dei professionisti e sull’integrazione degli stessi (non ha caso, infatti, è possibile trovare informazioni inerenti la Tessera Professionale europea sulla pagina Facebook di Sharepro https://www.facebook.com/shareproitalia/?fref=nf ).

Spiega, dunque, il Dott. Alessandro Amato, socio fondatore della Shareprotra pochi giorni sarà online il nostro portale che ha come obiettivo principale soprattutto quello di portare il settore della sharing economy anche tra i professionisti attraverso la condivisione dello studio o una parte di esso. Questo perché riteniamo che solo attraverso concetti come la condivisione degli spazi e delle competenze il professionista moderno possa veramente emergere”.   

Prosegue ancora il Dott. Amato, “noi di Sharepro siamo fortemente convinti che la crisi che ha coinvolto anche il mondo delle professioni in Italia e in Europa derivi soprattutto dall’anacronismo con le quali esse ancora oggi vengono svolte. Mi spiego meglio. Le nuove tecnologie permettono al professionista di oggi di spostarsi e svolgere il proprio lavoro ovunque ma per poter far ciò è importante che i concetti della sharing economy possano entrare a far parte della sua mentalità di tutti i giorni in modo che, ad esempio, un fisioterapista di Milano – specializzato in un determinato ramo – possa trovare un appoggio presso un suo collega di Londra e viceversa. Ciò permetterà al fisioterapista di Milano di allargare il suo business in un’altra città ma anche a quello di Londra di garantire alla sua clientela dei servizi ulteriori forniti da un’altra specializzazione.

Lo stesso discorso può riguardare ovviamente anche altre categorie di professionisti come ad esempio l’agente immobiliare, l’architetto, il medico, l’avvocato, ecc..,  e non meno importante può essere il rapporto più stretto che si può venire a creare con il mondo dell’impresa. Mi spiego meglio.. Un notaio o un avvocato di Torino potrebbero concedere per qualche ora la propria sala riunioni a manager provenienti da altre città e creare così nuove relazioni e nuove opportunità… insomma, siamo fortemente convinti che il professionista di oggi non possa stare fermo nel proprio studio ma debba necessariamente accettare la sfida che il mercato globale gli offre spostandosi in giro per il mondo e collaborando con altri professionisti che come lui sono disponibili ad offrire una parte del loro studio”.

Si apre dunque una nuova epoca per i professionisti.

A cura del Dott. Hiroshi Pisanello

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    #professionisti #sharepro #europa #professionistiineuropa





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