Pillole d'Europa

di Cinzia Boschiero

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Pillole d'Europa
Eusalp per la cooperazione tra regioni
Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo, EUSALP

Pillole d'Europa
di Cinzia Boschiero

EUSALP PER LA COOPERAZIONE TRA REGIONI, ANNO EUROPEO DELLA CULTURA, DEFERIMENTO DELL’ITALIA PER I RITARDI DELLA P.A.

 

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTE E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

 

Domanda: si parla tanto di cultura, ma io sono un lavoratore del settore, collaboro con una Pro Loco e vivo a Pavia e vedo sempre meno fondi per chi lavora come me ad esempio nel settore delle biblioteche, cosa fa l’Unione europea per la Cultura nel concreto? Mario Nuceri

Risposta: gent.mo di recente a Milano si è svolto il Forum europeo della Cultura è stato ricordato che il 2018 sarà l’Anno europeo del patrimonio culturale e le finalità sono mettere in evidenza la ricchezza del patrimonio culturale europeo, evidenziandone il ruolo nella promozione di un sentimento condiviso di identità e nella costruzione del futuro dell'Europa. Certo è che i fondi sono ancora pochi. Il Forum europeo della cultura è un evento biennale organizzato dalla Commissione europea, che aumenta la visibilità della cooperazione culturale europea, riunisce i principali attori del settore, fa il punto sull'attuazione dell'Agenda europea per la cultura e promuove il dibattito sulla politica e sulle iniziative culturali dell'UE. Antonio Tajani, Presidente del Parlamento europeo ha detto: “Il patrimonio culturale, la creatività europea, possono essere uno dei principali fattori di crescita e occupazione. Le Industrie Culturali e Creative impiegano 12 milioni di lavoratori, il 7,5% dell’UE, con un fatturato di 509 miliardi. I settori ad alta intensità di proprietà intellettuale generano 1/4 dell'occupazione e 1/3 del valore UE”. Per il suo settore ci sono fondi ad esempio nel programma europeo Europa Creativa, che ad esempio ha stanziato 121 milioni di euro per un Fondo di Garanzia gestito dal Fondo europeo per gli investimenti per conto della Commissione Europea. Europa Creativa è un programma quadro di 1,46 miliardi di euro dedicato al settore culturale e creativo per il 2014-2020. Tibor Navracsics, Commissario per l'Istruzione, la cultura, la gioventù e lo sport, che ha avviato ufficialmente l'Anno europeo del patrimonio culturale, ha dichiarato: "Il patrimonio culturale è al centro del modello di vita europeo. Il patrimonio culturale ci consente di comprendere il passato e di costruire il futuro." Le segnalo che è aperto un bando europeo ad esempio per progetti di cooperazione europea per nuovi modelli di business culturale e per migliorare le competenze degli operatori culturali. Mentre le segnalo che per il 2017 le risorse finanziarie disponibili a bilancio della Regione Lombardia, per l’ambito biblioteche e archivi sono quantificate complessivamente in 450.667 euro. Può rivolgersi alla Rappresentanza a Milano della Commissione europea, diretta dal dott. Massimo Gaudina, per altri dati su iniziative europee per la cultura e può consultare invece il sito www.regione.lombardia.it per monitorare e partecipare a prossimi bandi a favore delle biblioteche lombarde visto che lei è di Pavia. Le segnalo anche che entro il 31 gennaio 2018 può partecipare ad un bando regionale a favore di progetti delle Associazioni Pro loco lombarde che ha un budget di 700mila euro.

Domanda: sono imprenditore di una media azienda e forse dovrò chiudere la mia attività in quanto un lavoro importante già eseguito e commissionatomi da una realtà pubblica non mi è stato ancora pagato, ho attivato i miei legali ma come è possibile che accada ancora oggi tutto questo? L’Unione europea guarda e basta o controlla che le normative vengano attuate? Lino Mascara

Risposta: Lei ha ragione a fare causa e sappia che la Commissione europea ha deciso di deferire l'Italia alla Corte di giustizia dell'UE a causa del sistematico ritardo con cui le amministrazioni pubbliche italiane effettuano i pagamenti nelle transazioni, in violazione delle norme dell'UE in materia di pagamenti (direttiva sui ritardi di pagamento, direttiva 2011/7/UE). Secondo la direttiva sui ritardi di pagamento le amministrazioni pubbliche sono tenute a pagare le merci e i servizi acquistati entro 30 giorni o, in circostanze eccezionali, entro 60 giorni dal ricevimento della fattura. La Commissione europea attribuisce grande importanza alla questione dei ritardi di pagamento da parte delle amministrazioni pubbliche, constatata in diversi Stati membri, e persegue una rigorosa politica di applicazione della direttiva in materia. La puntualità dei pagamenti è particolarmente importante per le piccole e medie imprese che confidano in un flusso di cassa positivo per assicurare la propria gestione finanziaria, la propria competitività e, in molti casi, la propria sopravvivenza. Siamo tutti al Suo fianco e vedrà che la Giustizia, in cui dobbiamo tutti confidare, le darà ragione.

Domanda: si parla sempre di Stati europei, ma io vorrei capire di più cosa sono le strategie europee per le regioni, visto che ho sentito parlare di Eusalp, ma non ho compreso bene di cosa si tratta, grazie Ludovico Nucci

 Risposta: Eusalp - EU Strategy for the Alpine Region è la strategia Macroregionale europea per la regione alpina punta a dare nuovo slancio alla cooperazione e agli investimenti a beneficio di tutte le parti coinvolte: 7 Stati, più Regioni, attori della società civile e, soprattutto, i cittadini europei. Rafforza la lunga tradizione di cooperazione nelle Alpi e cerca di complementare, invece di duplicare, le strutture di cooperazione esistenti. Ha tre pilastri ovvero migliorare la competitività, la prosperità e la coesione della regione alpina; assicurare l'accessibilità e i collegamenti a tutti gli abitanti della regione alpina; rendere la regione alpina sostenibile e attraente dal punto di vista ambientale. Il Comitato europeo delle Regioni ha approvato all’unanimità di recente, nel corso dei lavori della 126° sessione plenaria in corso a Bruxelles, il parere sulle strategie macroregionali. Relatore era il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo che ha presentato nella plenaria del Comitato delle Regioni un testo che chiede alle istituzioni europee di dare centralità sempre maggiore allo sviluppo di queste strategie. “La strategia macroregionale è il primo strumento concreto che va nella direzione di un’Europa costruita dal basso”, ha detto il Presidente Cattaneo,”e costituita dalle sue realtà più significative, le Regioni, le città e le autonomie locali, che devono essere sempre più protagoniste e attori principali di queste strategie. Alla politica dei no che sta sempre più caratterizzando l’Unione europea, noi vogliamo rispondere con tre sì: sì a migliori sinergie con gli strumenti di finanziamento europei, sì a una migliore integrazione delle strutture esistenti nelle strategie macroregionali e sì a una migliore applicazione delle norme esistenti. Un migliore inserimento delle strategie macroregionali nelle politiche dell'Unione Europea dopo il 2020 è pertanto indispensabile e i programmi europei devono essere incoraggiati e indirizzati a sostenere meglio i progetti macroregionali. È necessario instaurare maggiori sinergie tra le strategie macroregionali e i programmi gestiti direttamente dalla Commissione europea. I programmi INTERREG, in particolare i programmi transnazionali e transfrontalieri, potrebbero avere un ruolo chiave nel finanziamento dei progetti di strategia macroregionale”. In effetti l’inserimento delle strategie macroregionali nelle politiche dell’Unione europea dopo il 2020 è stato recentemente sollecitato anche in un documento congiunto preparato su iniziativa della Baviera, regione che presiede la strategia dell'Unione Europea per la regione alpina (EUSALP). Il processo di attuazione della strategia per la regione alpina è iniziato nel primo semestre del 2016 e, considerata la lunga storia di cooperazione in questa area e la prosperità economica che la caratterizza, la strategia per la regione alpina andrà avanti. Dal 2009 sono 4 le strategie macroregionali attivate, con 19 Paesi dell’Unione europea e 8 esterni. Nello specifico coinvolgono le aree geografiche del Mar Baltico, del Danubio, della fascia adriatica e ionica e della realtà delle Alpi. Tutte le strategie macroregionali sono state elaborate in stretta collaborazione con gli Stati e le Regioni interessate, sulla base delle comunicazioni ufficiali della Commissione europea e su approvazione del Consiglio europeo. Recentemente anche il Parlamento europeo ha evidenziato e riconosciuto il valore delle strategie macroregionali, prevedendo che possano essere incluse nel Libro Bianco sul futuro dell’Europa. Probabilmente con le strategie territoriali transregionali, che rispondono ai problemi reali dei cittadini, si scardineranno in futuro gli egoismi nazionalistici.

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