Pillole d'Europa

di Cinzia Boschiero

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Pillole d'Europa
Fondi europei, protezione dei bambini e...
a Palermo a ISMETT il taglio del nastro con le autorità :Assessore Sanità, Regione Sicilia, Baldo Gucciardi, Rosario Crocetta, Governatore della Sicilia, dott. Angelo Luca, Direttore ISMETT

Pillole d'Europa
di Cinzia Boschiero

SICILIA E FONDI EUROPEI, AZIONI PER LA PROTEZIONE DEI BAMBINI, I DATI SULLE QUOTE DI RIFUGIATI RICOLLOCATI, PIU’ TUTELE PER I SERVIZI ONLINE

 

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTE E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

 

Domanda: un amico di mio fratello ha necessità di un trapianto per un suo familiare, ci hanno parlato del centro Ismett, ma siamo un po’ in ansia perché non ne abbiamo mai sentito parlare e si trova in Sicilia, è vero che ha utilizzato fondi europei e che utilizza sistemi di telemedicina innovativi? Paola Curena

Risposta: Non siate restii in quanto ISMETT IRCCS - Istituto Mediterraneo per i trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione è un eccellenza a livello internazionale, utilizza fondi europei ed è frutto di una partnership fra la Regione siciliana e UPMC (University of Pittsburgh Medical Center) inoltre testimonia impegno ed efficienza nel settore sanitario. Evita inutili viaggi della speranza all’estero ed ha festeggiato di recente i 20 anni di attività. Vi lavorano team multidiscipinari. E’ un Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) di rilievo ed attualmente è il primo ospedale italiano dedicato interamente ai trapianti di tutti gli organi solidi (fegato, rene, cuore, polmone, pancreas). Ogni anno oltre un terzo dei pazienti viene ricoverato in modalità d’urgenza, circa il 18% viene trasferito da altri ospedali, il 4,5% viene da fuori regione e l’1,5% sono pazienti internazionali. Fin dal 1999 ISMETT ha investito in Ict, ha sviluppato un sistema di telemedicina che è collegato con Pittsburgh (USA), ma anche con il territorio, ed ha implementato un sistema di Business intelligence che garantisce la qualità delle cure. Internamente hanno sviluppato 46 applicativi ict, l’ultimo dei quali è stato brevettato ed ha ricevuto il premio Innovazione Digitale in Sanità 2017 del Politecnico di Milano. Sono stati inaugurati il 16 maggio di quest’anno i nuovi spazi, realizzati grazie ad un progetto con fondi europei P.O. FESR 2007-2013 di 17,5 milioni di euro, di cui 6,5 circa da cofinanziamento regionale e 400mila euro da fondi di bilancio ISMETT. Ha inoltre innovativi macchinari quali un avanzato sistema di monitoraggio dei parametri vitali e un apparecchiatura digitale per la telepatologia e i nuovi spazi comprendono un’ampia area dedicata alla chirurgia pediatrica addominale, il dipartimento di pediatria con un’area ambulatorio e day-hospital, due ludoteche, una pei i pazienti ricoverati e l’altra per i pazienti ambulatoriali, una medicheria, oltre uffici e servizi generali di reparto. Nell’ala nord una nuova area di degenza adulti.

Domanda: è vero che si potranno vedere film e tv on line dall’estero? Vincenzo Bureo

Risposta: I cittadini europei con sottoscrizioni a pagamento online per film, eventi sportivi, musica e serie Tv potranno accedere a questi contenuti durante un soggiorno all’estero in un altro paese dell’Unione europea. Attualmente, i cittadini che visitano un altro Paese comunitario spesso non possono accedere a servizi e contenuti online, come film, serie tv, musica, videogiochi ed eventi sportivi, anche se pagano un abbonamento nel loro Paese d’origine. Le nuove regole approvate in via definitiva dal Parlamento giovedì e già concordate con il Consiglio a febbraio 2017, rimuovono le restrizioni esistenti in modo che i cittadini europei potranno accedere a servizi come Netflix, HBO Go, Amazon Prime, Spotify, Deezer mentre sono in un altro Paese europeo per vacanze, studio o lavoro.

Domanda: nessuno in Europa si preoccupa di normare la qualità dei messaggi che vengono messi sia on line che sui media per proteggere i nostri bambini? Ludovica Vudiso

Risposta: Il Parlamento europeo ha dato alla commissione per la cultura il mandato per iniziare i negoziati con i governi nazionali su nuove regole comunitarie per i media audiovisivi, incluse le piattaforme online. Il mandato si basa sugli emendamenti già approvati in precedenza dalla commissione per la cultura, che rafforzano la protezione dei bambini contro violenza e incitamento all’odio sulle piattaforme televisive e anche quelle online, proponendo anche nuove regole sulla pubblicità e una quota del 30% delle opere europee sulle piattaforme VOD. Gli eurodeputati propongono inoltre nuove norme per la pubblicità, con una quota massima del 20% al giorno e regole più severe per la pubblicità, la collocazione di prodotti commerciali, la sponsorizzazione e le vendite televisive nei programmi per bambini.

Domanda: lei per caso ha dati precisi sul ricollocamento negli altri Stati europei dei rifugiati, dai giornali traggo solo commenti e poche informazioni concrete, grazie. Mariella Cifferi

Risposta: gli eurodeputati hanno di recente condannato il comportamento degli Stati membri dell’Unione europea, che, nonostante abbiano concordato il trasferimento di 160mila rifugiati dalla Grecia e dall’Italia entro settembre 2017, hanno effettivamente accettato il trasferimento di solo l’11% di quanto previsto (18,770 persone all’11 maggio). In una recente risoluzione approvata al Parlamento europeo con 398 voti favorevoli, 134 contrari e 41 astensioni, il Parlamento europeo sprona gli Stati dell’Unione Europea a onorare i loro obblighi e a dare la priorità alla ricollocazione di minori senza famiglie e altri richiedenti vulnerabili. Gli eurodeputati fanno notare che finora è stato ricollocato solo un minore. Antonio Tajani, Presidente del Parlamento europeo ha ribadito: ”Gli Stati membri dell’Unione europea in merito alla ricollocazione dei richiedenti asilo devono onorare gli impegni assunti in seno al Consiglio e approvati da questo Parlamento europeo. La solidarietà necessita di azioni, non solo di parole. Invitiamo la Commissione europea a garantire il rispetto dello Stato di diritto. L'Italia e la Grecia continuano a essere sottoposte a un'enorme pressione, dal momento che migliaia di migranti continuano a sbarcare sulle loro coste ogni giorno. Dei 160mila richiedenti asilo, solo poco più del 10% è stato ricollocato. Soltanto un numero limitato di Stati membri si è fatto carico della propria quota e ciò è profondamente ingiusto. Dobbiamo riformare profondamente il regolamento Dublino sull'asilo e affrontare il problema alla radice investendo di più e meglio in Africa, nel quadro di una robusta diplomazia economica”.

 

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fondi europei





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