Pillole d'Europa

di Cinzia Boschiero

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Pillole d'Europa
Il valore dello sport in una Europa senza muri
Il velocista Carlo Monti

 

PILLOLE D’EUROPA

di Cinzia Boschiero

IL VALORE DELLO SPORT IN EUROPA SENZA MURI

E’ stato ribadito, anche in un recente convegno a Bruxelles, che, in una Europa che si sfalda, forse il ricordo di uomini sportivi, il cui valore è senza tempo, possa davvero rinfrancare gli animi e dare nuove energie positive ai cittadini. Il programma ErasmusPlus Sport aiuta a sviluppare la dimensione europea dello sport migliorando la cooperazione fra organizzazioni sportive, amministrazioni pubbliche ed altri soggetti interessati. L'Unione Europea rispetta l'autonomia delle organizzazioni sportive, promuove l'osservanza di principi quali la trasparenza, la responsabilità nei processi decisionali, punta a favorire l'istruzione e la formazione professionale dei giovani talenti dello sport in parallelo con i loro allenamenti intensivi per prepararli ad una duplice carriera di cittadini e sportivi attivi. In particolare la storia dell’atletica merita di essere insegnata ai giovani per figure esemplari quali quella di Carlo Monti, velocista di fama (Milano, 24 marzo 1920 – Milano, 7 aprile 2016), vincitore di undici titoli nazionali (quattro nei 100 m e quattro nei 200, 3 nella 4×100), vincitore dei 100 metri ai Littoriali del 1940, quattordici presenze in nazionale, bronzo europeo a Oslo nella gara individuale del 100 metri con un tempo di 10”8. Ha ottenuto il bronzo olimpico, da ottimo ‘curvista’ della 4×100. Si ricordano i primati personali, 10″5 nei 100 m. e 21″3 nei 200. Fin da giovanissimo inizia la propria avventura atletica al secondo anno di ginnasio al Liceo Classico Carducci di Milano. Nel 1941 arriva la sua prima chiamata in Nazionale. Laureato in chimica, giornalista e scrittore ha collaborato con diverse testate quali il Corriere dello Sport, La Notte e Il Giornale su temi sportivi. Ha riscosso notevole interesse il suo libro Cento per Cento sui cento anni della 100km di marcia grazie al quale ha saputo trasferire la sua passione per tale disciplina sportiva ai posteri. Dal punto di vista sportivo la marcia rappresenta l'anello di congiunzione fra il camminare e il correre, e come tale deve rispettare principi tecnici e regolamentari. La regola base della marcia è quella che la definisce come "una progressione di passi eseguita in modo da mantenere con il suolo un contatto ininterrotto”.. e così è stato Carlo Monti, nella sua vita, sino ai 96 anni tenace, concreto, asciutto e realista, sempre a contatto con la vita reale. Atleta, prima dell’Unione Sportiva Milanese, poi della Pro Patria, come dirigente sportivo ha dato, con il suo impegno costante e appassionato, una sferzata di energia positiva alla Snia Milano. Ma in Europa lo sport è anche segnale di vittoria sotto altri aspetti umani e di valore condivisi oggigiorno in tutti gli Stati non solo europei ma pure extraeuropei. L’articolo 165 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea contiene, nello specifico, gli aspetti particolareggiati della politica dello sport e conferisce all’Unione Europea le competenze per sostenere, coordinare e integrare le misure politiche nel settore sportivo adottate dagli Stati membri. Stabilisce che «l‘Unione europea contribuisce alla promozione di profili europei dello sport, tenendo conto delle specificità, delle strutture, del volontariato e della sua funzione sociale ed educativa». Gli obiettivi della politica dello sport europea consistono nella promozione della lealtà e dell’apertura nelle competizioni sportive nonché nella cooperazione tra gli organismi responsabili dello sport e nella protezione dell’integrità fisica e morale degli atleti, in particolare dei più giovani, principi a cui si attenevano sportivi di rilievo quali Carlo Monti. Si pensi ad esempio ai 3 minuti, 59 secondi e 4 decimi segnati il 16 maggio 1954 dal mitico Roger Bannister che stabilì un record destinato a entrare nella storia dell'atletica leggera, correndo un miglio, distanza classica del mezzofondo. Nell’anno successivo più di 35 atleti riuscirono a correre il miglio sotto i 4 minuti e nell’arco di tre anni oltre trecento atleti ottennero tale risultato. A testimonianza che nella vita ed in Europa, soprattutto, non bisogna darsi dei limiti o accettare chi dice che vinceranno i muri, ma occorre porsi degli obiettivi positivi, come Personaggi quali Carlo Monti e Roger Bannister ci hanno insegnato. 

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