Pillole d'Europa

di Cinzia Boschiero

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Pillole d'Europa
L'Europa punta al futuro con robot e nuovi materiali
Franco Abruzzo, Presidente UNPIT

Pillole d'Europa
di Cinzia Boschiero

PENSIONI, ROBOTICA ED ETICA, NUOVI MATERIALI, DIRETTIVA CONTRO IL TERRORISMO

 

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTE E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure a email: dialogoconleuropa@gmail.com

 

Domanda: mi preoccupa come gli studi su robotica ed intelligenza artificiale possano in futuro far perdere posti di lavoro a noi esseri umani. C’è qualcuno che vigila su questi settori di ricerca e di sviluppo tecnologico ed applicativo in modo che siano scelte anche etiche? Manuela Burdoni

Risposta: al Parlamento europeo si è dibattuto di recente su questi temi e gli eurodeputati hanno chiesto alla Commissione europea di proporre norme in materia di robotica e di intelligenza artificiale per sfruttarne appieno il potenziale economico, ma soprattutto anche per garantire un livello standard di sicurezza e protezione. Sono settori in rapida evoluzione e i parlamentari europei hanno chiesto di far rispettare standard etici e di stabilire la responsabilità civile in caso di incidenti (ad esempio incidenti che possano coinvolgere un’auto senza conducente). Il Parlamento europeo in una risoluzione chiede con urgenza un regime di assicurazione obbligatoria e un fondo integrativo al fine di garantire che le vittime di incidenti che coinvolgono auto senza conducente siano completamente risarcite. Nel lungo termine invece, il Parlamento europeo vuole che la Commissione europea prenda in considerazione la creazione di uno status giuridico specifico per i robot, per stabilire di chi sia la responsabilità in caso di danni. Il rapido sviluppo dei robot potrebbe comportare cambiamenti nel mercato del lavoro attraverso la creazione, lo spostamento e la perdita di posti di lavoro pertanto gli eurodeputati esortano la Commissione europea a seguire da vicino tali sviluppi e anche di creare un codice di condotta volontario sulla robotica per ricercatori e progettisti, volto a garantire che essi operino nel rispetto delle norme legali, etiche e che il design del robot ed il suo utilizzo rispettino la dignità umana. E’ stata anche proposta la creazione di un'Agenzia europea per la robotica e l'intelligenza artificiale, per dare alle autorità pubbliche competenze tecniche, etiche e normative. La risoluzione del Parlamento europeo è stata approvata con 396 voti in favore, 123 voti contrari e 85 astensioni.

 

Domanda: in che situazione versano le pensioni in Italia e in Europa? Monica Valeri

Risposta: lo abbiamo chiesto al presidente di UNPIT – Unione nazionale  Pensionati per l’Italia che ci ha detto:” In Italia come in Europa servono scelte strategiche e condivise per una migliore gestione delle pensioni. Serve più trasparenza, efficienza e tutela per chi ha versato e versa contributi reali e scelte coraggiose da parte dei politici per togliere tutti i privilegi pensionistici che non sono accettabili visto che non sono giustificati da versamenti reali contributivi. In particolare denuncio anche la grave situazione pensionistica dei liberi professionisti, tra cui ci sono anche i giornalisti. In Italia è ad esempio particolarmente grave la situazione dell’INPGI, istituto di previdenza dei giornalisti.  L'Inpgi, ente pubblico dal 1951 al 1994, deve tornare ente pubblico. La sua collocazione tra le casse privatizzate è in contrasto con un  giudicato costituzionale (sentenza 214/1972 della Consulta) tutelato dall'articolo 136 della Carta fondamentale: “Insussistente l'analogia fra la cassa di previdenza dei giornalisti e quelle degli avvocati, dei dottori commercialisti, dei ragionieri e dei geometri “. Spiega Abruzzo: “Il buco dell'Inps si chiama assistenza, che  dovrebbe essere scorporata dalla previdenza come avviene in tutti  i Paesi Ue. La spesa per le pensioni ammonta a 217,8 miliardi (168,5 miliardi al netto delle tasse) mentre quella assistenziale nel 2015 ha toccato i 103,6 miliardi pari al 60% circa dell’intera spesa per pensioni solo che la prima è finanziata dai contributi (172,2 miliardi, quindi più della spesa) mentre la seconda è completamente a carico della fiscalità generale. Le pensioni assistite parzialmente o totalmente sono oltre 8,3 milioni su un totale di 16,2 milioni (il 51,34%) e nel 2015 su 1.120.000 nuove prestazioni liquidate quelle assistenziali sono addirittura il 51%”.

 

Domanda: mio fratello si è fratturato il braccio destro di recente e ho letto che ci sono dei nuovi materiali e degli studi europei per le immobilizzazioni ortopediche, può darmi qualche informazione per favore in merito? Ludovico Marso

Risposta: sì. Ci sono studi e ricerche e anche già nuovi materiali utilizzati per l’immobilizzazione degli arti. Ad esempio di recente a Milano si è svolto un convegno di esperti su un innovativo prodotto woodcast in particolare utilizzato per l’arto superiore. L’iniziativa era indirizzata a medici chirurghi, specialisti in ortopedia e traumatologia, medicina fisica e riabilitazione, terapisti occupazionali invitati presso l ‘I.R.C.C.S. Galeazzi. Gli studi europei puntano ad incrementare la qualità dei trattamenti, a migliorare la vita dei pazienti e a tutelare la sicurezza di utilizzo. Il dott. Maurilio Bruno, Responsabile Chirurgia della mano, I.R.C.C.S. Galeazzi ha relazionato ad esempio sul tema “Dal gesso a Woodcast” e si è svolta in tale ospedale anche una dimostrazione pratica di applicazione di woodcast nell’arto superiore, che è un materiale atossico, ecosostenibile, biodegradabile, leggero e facile da utilizzare. Ad oggi vi sono oltre 75mila pazienti trattati con tale materiale e si utilizza in vari Stati tra cui Finlandia, Svezia, Germania, Olanda, UK, Irlanda e Belgio.

 

Domanda: cosa si fa a livello europeo contro il terrorismo? Luca Cosceddu

Risposta: c’è una nuova direttiva europea per la lotta contro il terrorismo che sostituirà la decisione quadro del Consiglio del 2002 (2002/475/GAI) per tenere il passo con i nuovi sviluppi e con le minacce emergenti, quali i combattenti stranieri e i lupi solitari, come pure per garantire che gli Stati membri rispettino gli obblighi internazionali e gli standard come la risoluzione 2178 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e il Protocollo aggiuntivo alla Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione del terrorismo. La nuova direttiva sulla lotta contro il terrorismo aggiornerà le attuali norme “quadro” comunitarie sui reati di terrorismo e amplia il loro raggio d’azione, coprendo cosi anche le minacce emergenti. La nuova direttiva prevede anche disposizioni per garantire assistenza immediata medica, psicologica, legale alle vittime e ai loro parenti dopo un attacco terroristico in modo più adeguato e coordinato tra i vari Stati. 

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