Sesto San Giovanni: sindacati contro Casapound
Sindacati contro l'evento di Casapound a Sesto San Giovanni
IMPRESE.LAVORO - Milano - La Camera del lavoro di Milano ha fatto sapere che oggi la Cgil sarà in piazza della Resistenza dalle ore 16 fino alle 23 “per testimoniare la partecipazione antifascista e l’opposizione a Casapound. Sarà una lunga e intensa giornata in cui si parlerà di memoria, ma anche di presente e di futuro”. Le sedi di ANPI Sesto San Giovanni Sezione 340 Martiri e Ventimila Leghe, saranno aperte. Gli appuntamenti sono previsti alle ore 18.30, 19.30, 21.30. Ci sarà una fiaccolata. Anche la Uil Milano Lombardia aderisce alla manifestazione antifascista che si svolgerà oggi,a Sesto San Giovanni, in piazza della Resistenza. “Riteniamo fondamentale non abbassare la guardia dinanzi al pericoloso proliferare di formazioni neofasciste non solo in Italia, ma anche in Europa. E’ doveroso, anche per il sindacato, essere in piazza per difendere i valori della democrazia, contro connivenze e indifferenza”, spiega la Uil.
In piazza anche il senatore del Pd Franco Mirabelli: "Oggi pomeriggio saro' in piazza a Sesto San Giovanni, insieme all'Anpi e a tanti cittadini e democratici, per protestare contro il convegno organizzato da CasaPound contro l'Europa. E' una provocazione evidente e inaccettabile quella dei 'fascisti del terzo millennio' che manifestano nella citta' medaglia d'oro della resistenza, offendendo la memoria dei partigiani, dei deportati e delle lotte operaie. Ma la scelta del sindaco di concedere uno spazio comunale a CasaPound e' una offesa ancora piu' grave alla citta' e alla sua storia, perche' viene da chi dovrebbe rappresentarla". Lo scrive su Facebook il senatore del Pd Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo dem al Senato, eletto proprio nel collegio di Sesto San Giovanni. Mirabelli continua: "E il fatto che Di Stefano, il quale da quando si e' insediato lavora per ridurre le liberta', ora si appelli alla liberta' di parola per giustificare questa scelta gravissima, conferma che il suo e' un l'atteggiamento strumentale di chi non ha mai avuto problemi, dalla campagna elettorale in poi, a tenere buoni rapporti con i neofascisti!".
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