Speranza e cambiamento, le parole degli italiani per il 2017
La fotografia dell’Italia 2017 nel “Rapporto Coop”
Più della metà degli intervistati non immagina di cambiare il proprio stile di vita. Nel 2017 rallenta il potere d’acquisto delle famiglie che fino al 2016 avevano potuto godere di fattori favorevoli ma transitori
Un paese che sta alla finestra e che, passati gli anni bui della recessione, spera nel futuro ma stenta a metterne a fuoco i dettagli. E’ la fotografia dell’Italia 2017 scattata con il sondaggio di fine anno e le previsioni sui consumi 2017 del “Rapporto Coop”, redatto dall’Ufficio Studi di Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) con la collaborazione scientifica di Ref. Ricerche, il supporto d’analisi di Nielsen e i contributi originali di GFK, Demos, Doxa, Nomisma e Ufficio Studi Mediobanca. Ora in versione completa dopo l’anteprima digitale dello scorso settembre.
Tra le parole con cui gli italiani descrivono l’anno che è appena iniziato, sottolinea il rapporto, si confermano quelle che avevano già caratterizzato il 2016 ovvero “speranza” (l 33%), “cambiamento” (12% ), “timore” (10%). Ancora fra le parole più rappresentative del 2017 “ripresa” e “crisi” registrano l’identico indice di gradimento (entrambe sono state scelte dal 8% del campione) "quasi come se l’una neutralizzasse l’altra". Per quanto riguarda le intenzioni di spesa degli italiani più della metà degli intervistati non immagina di cambiare il proprio stile di vita. Le famiglie prevedono in crescita i costi delle utenze e quelli per la mobilità, sognano vacanze all'estero e, per la prima volta dopo molti anni, immaginano di aggiungere valore al carrello della spesa alimentare; lo dichiara il 13% rispetto a un 8% che continuerà a tagliare.
Il 2017 sarà comunque l’anno del rallentamento del potere d’acquisto delle famiglie che fino al 2016 avevano potuto godere di fattori favorevoli ma transitori; di conseguenza il ciclo dei consumi, dopo un biennio a ritmi superiori all’1%, subirà una battuta d’arresto (la stima si attesta su uno 0,7%) dovuta al rallentamento dei redditi e soprattutto alla ripresa dell’inflazione. Saranno maggiormente penalizzati gli acquisti di beni (ad eccezione di quelli tecnologici e ancora l'auto), rimarrà in crescita la spesa per i viaggi e per i servizi per la persona. Il 2017 porterà probabilmente nuovo dinamismo nel mercato immobiliare e nei comparti ad esso collegati (arredamento ed elettrodomestici): in tempi di bassi tassi d'interesse e di turbolenza dei mercati finanziari torna a essere la casa il sogno nel cassetto degli italiani.
La grande distribuzione chiude l’anno in sostanziale parità beneficiando di un piccolo miglioramento delle vendite nelle ultime due settimane dell’anno non superando comunque un +2% peraltro fortemente concentrato a Natale.