Speriamo che Virginia Raggi venga assolta dai giudici
Importante che il giudizio venga dai romani
Se fossi un abitante di Roma,questa mattina, sarei in una delle tante e belle chiese della città, magari pure a San Pietro ( che magari la preghiera vale di più) per chiedere la grazia per la lieve condanna della sindaca Virginia Raggi. Una condanna che, fino a prova contraria, avrebbe l’unico grande pregio di liberare la città dall’esponente pentastellato.
Se invece fossi un italiano, che abita da altre parti, andrei ugualmente in chiesa ma per chiedere la grazia opposta, quella cioè di farla assolvere.
La sentenza sulla Raggi. No al martirio
Primo perché in fondo il reato, se di reato trattasi, pare essere così lieve che quasi ci si meraviglia se lo si paragona alle differenti entità di colpe di molti altri passati amministratori.
Secondo, ed è l’elemento più importante, bisogna evitare di far diventare Virginia Raggi la martire caduta sotto i colpi dei giudici e del codice etico del M5S.
No, deve essere assolta per poter essere giudicata ed estromessa per ben altre colpe.
Colpe non certo volute volontariamente ma scaturite da tanta inesperienza ed incapacità.
Dopo averle provate tutte, dal decisionista Alemanno al non decisionista Marino, i cittadini dell’Urbe avevano provato il politico portato a gran voce da Grillo e Casaleggio e dai grillini in coro.
Ora preparano a cacciarla per referendum.
La sentenza sulla Raggi. Giudicata dal popolo e non dai giudici
E questo si, sarebbe il corretto finale che ogni amministratore pubblico onesto ma inesperto dovrebbe avere, quello cioè di essere giudicato dal popolo, un popolo che non parla con la pancia ma con gli occhi.
Gli occhi dei romani ( e pure dei turisti purtroppo) che da due anni hanno visto il tracollo della capitale ‘solo virtuale’ d’Italia.
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