Adrian Mutu: dopo Juventus e Fiorentina, la sua nuova vita

Il premio come miglior giocatore della Serie A, due lunghe squalifiche per l'uso di sostanze vietate, due matrimoni, tre figli, un video con Snoop Dogg, due lauree e tante emozioni: quella di Adrian Mutu è una delle storie più interessanti tra i molteplici aneddoti legati ai giocatori che hanno vestito sia la maglia della Juventus che quella della Fiorentina.

Il turno infrasettimanale di campionato propone la nuova edizione di una classica, caratterizzata da una delle più forti rivalità del calcio italiano. Le radici dell'inimicizia tra Fiorentina e Juventus risalgono addirittura al 1928, quando i viola, ripescati in Serie A per formare un'unica divisione nazionale, affrontarono i rivali con una rosa inadeguata: vennero spazzati via da un clamoroso 11-0 che pesò come un'infamia sul morale dei tifosi.

Se per molti di loro quel primo episodio è confinato nei libri di storia, sono decisamente più numerosi i tifosi toscani che hanno iniziato a vedere i bianconeri come fumo negli occhi nel campionato 1981/82. Fiorentina e Juve arrivarono all'ultima giornata in testa a pari punti, con l'ipotesi di un eccitante spareggio-Scudetto che si faceva sempre più concreta: entrambe le prime delle classe avrebbero giocato in trasferta su campi abbordabili.

Finì diversamente: a Cagliari la Fiorentina fu bloccata sullo 0-0, con un gol annullato a Graziani, mentre la Juve vinse a Catanzaro grazie a un calcio di rigore trasformato da Liam Brady, che consegnò a Madama il suo ventesimo Scudetto (e la doppia stella) pur sapendo di dover lasciare il suo posto al nuovo acquisto Michel Platini. La rabbia dei tifosi viola fu ben rappresentata dal regista Franco Zeffirelli, che per le sue esternazioni antijuventine è stato anche querelato da Boniperti.

Otto anni dopo, Fiorentina e Juventus si sono ritrovate come avversarie nella finale-derby di Coppa Uefa. I bianconeri di Zoff hanno vinto la prima sfida per 3-1, con diverse polemiche in occasione del gol segnato da Casiraghi al portiere ospite Landucci (che oggi è il vice di Allegri allo Stadium).

Il ritorno si è giocato ad Avellino, perché il Franchi era chiuso a causa dei lavori per l'imminente mondiale di Italia '90 e il Curi di Perugia, scelto dai viola come campo temporaneo, era stato squalificato per via dell'invasione di campo al termine della semifinale. Lo 0-0 al Partenio ha consegnato la coppa alla Juve, che meno di un mese dopo avrebbe scippato ai rivali il loro giocatore-simbolo: Roberto Baggio.

La rabbia dei tifosi fiorentini è stata così forte da costringere i Pontello a cedere la società ed è noto che anche i Della Valle sono pronti a vendere la Fiorentina, scelta che si interseca con la recente cessione del gioiello Bernardeschi agli odiati bianconeri.

Ospite a "L'Arena", anche Matteo Renzi scherza con Massimo Giletti sulla rivalità tra Juventus e Fiorentina
 

Eppure, nonostante una rivalità così pulsante, sono decisamente numerosi i giocatori che hanno vestito entrambe le maglie: da Hamrin a Sarti, da Gentile a Di Livio, la nutrita lista comprende nomi quali Luppi, Chiellini, Torricelli, Balzaretti, Cuadrado, Felipe Melo, Neto, Storari, Aquilani, Toni, Miccoli, Cristiano Zanetti e Bojinov.

Nemmeno tra gli allenatori è infrequente passare da una parte all'altra della barricata: dopo Trapattoni, Prandelli, Ranieri e Paulo Sousa, anche l'attuale tecnico viola, Pioli, ha nel suo curriculum la Juve, dove ha giocato dal 1984 al 1987.

Una storia davvero particolare è quella di Adrian Mutu, passato dai bianconeri ai viola nel 2006, dopo la retrocessione in B della Juve a causa di “Calciopoli”. L'attaccante rumeno era stato ingaggiato dai torinesi durante la squalifica di sette mesi subita in Inghilterra per essere risultato positivo alla cocaina, fatto che gli costò anche la rottura dei rapporti con il Chelsea.

Dopo essersi lasciato alle spalle quella brutta vicenda, oggi l'ex Fiorentina e Juventus Adrian Mutu fa una vita completamente diversa. Per sapere tutto, CLICCA QUI