A- A+
Sport
Arrigo Sacchi: "Juventus come il Roseborg. Conte ha paura. E Allegri.."

"La Juve? Anche il Rosenborg vince sempre in Norvegia, ma quello che conta è la Champions League". Arrigo Sacchi fa un paragone che forse non farà piacere ai tifosi e al mondo bianconero. La cosa curiosa è che l'ex tecnico del Milan cita proprio la squadra che nel novembre 1996 lo eliminò nel girone di Champions League a poche ore dal suo secondo insediamento in rossonero.

Tornando alla Juve spiega nell'intervista a Lapresse: "E' dieci anni avanti a tutte le altre per coesione e competenza. Il suo limite sono i verbi. Noi al Milan ne coniugavamo tre: vincere, convincere, divertire. La Juventus ne coniuga uno, vincere. Si dirà: 'a in Italia continua a vincere'. Ed io dirò: anche il Rosenborg vince sempre lo scudetto in Norvegia. Ma quello che conta è la Champions League e in Europa la Juventus fa fatica".

Su Antonio Conte: "E' un autentico fenomeno, deve solo spogliarsi di una certa italianità. Che significa essere più coerente. Il calcio totale non ha molto a che vedere con l'italianità. Io Antonio l'ho visto allenare, ha idee chiare, talento, inventiva. È ora che si tolga di dosso la paura. Basta giocare con la sindrome di Pollicino addosso. Palla a noi, non agli altri".

Poi Sacchi passa a Massimiliano Allegri: "Io divido gli allenatori in tre categorie. La prima è quella che comprende un piccolo drappello di geni, di innovatori, che mettono il gioco al centro del loro progetto. La seconda è quella degli orecchianti, che seguono la moda senza sapere un granché. La terza riguarda quelli orgogliosamente aggrappati al passato, che fanno della tattica esasperata il loro modus operandi, che sono ingessati ad un solo sistema di gioco. Max è una via di mezzo tra le prime due: è un grande tattico, sa cambiare in corsa, però non deve accontentarsi solo di vincere".

Ranieri e il miracolo Leicester: "Sta facendo un capolavoro, ma con un tipo di calcio non armonioso. È un grande tattico, sfrutta le sue qualità al meglio. Ancelotti è diverso e il fatto che abbia sempre avuto a disposizione dei campioni non significa nulla. Guardate come è messo ora il Real con gli stessi giocatori".

Gli allenatori che piacciono a Sacchi: "Stiamo uscendo dalla dittatura tattica del primo non prenderle. Oggi c'è un gruppo di tecnici che porta avanti un'idea diversa di calcio. Chi sono gli eletti? Di Francesco, Spalletti, Sarri, Paulo Sousa e Giampaolo".

Iscriviti alla newsletter
Tags:
antonio contearrigo sacchijuventusmassimiliano allegrirosenborg




in evidenza
Lilli Gruber: "Far l'amore con Berlusconi? Mi son persa qualcosa"

Il video

Lilli Gruber: "Far l'amore con Berlusconi? Mi son persa qualcosa"


in vetrina
Primavera "pazza". Ancora piogge in arrivo con rischio grandine. Addio caldo

Primavera "pazza". Ancora piogge in arrivo con rischio grandine. Addio caldo


motori
Lexus, la strada per la mobilità elettrica passa dalla tecnologia Plug-in

Lexus, la strada per la mobilità elettrica passa dalla tecnologia Plug-in

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.