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Champions, Thuram lancia l'Inter col Benfica. Napoli, una sfortuna... Real
Il Napoli di Osimhen sfortunato col Real Madrid. Thuram fa volare l'Inter contro il Benfica (foto Lapresse)

Champions League: Thuram lancia l’Inter, 1-0 ai danni del Benfica

Dopo il pareggio all’esordio con la Real Sociedad, l’Inter ottiene la prima vittoria nella nuova edizione della Champions League, battendo in casa il Benfica nel secondo turno della fase a gironi. A San Siro finisce 1-0 grazie al sigillo di Thuram nel corso di un secondo tempo giocato ai limiti della perfezione, in cui si registrano anche una traversa ed un palo colpiti da Lautaro, oltre a tante altre occasioni non concretizzate. La squadra di Inzaghi sale così a 4 punti nel Gruppo D raggiungendo proprio gli spagnoli, mentre i portoghesi rimediano il secondo ko di fila e restano inchiodati a zero.

Più intraprendente l’avvio dei nerazzurri, ma la prima palla gol della sfida la costruiscono i portoghesi con Aursnes, che scappa alla difesa su un fallo laterale ed impegna Sommer in una parata in corner. Dal tiro dalla bandierina successivo Di Maria colpisce direttamente la parte alta della traversa. Al 18’ la risposta interista è affidata ad un brutto destro al volo di Dumfries su un cross da sinistra, con l’olandese che colpisce male sprecando da posizione invitante. Il match resta vivo e molto equilibrato e, soltanto a ridosso dell’intervallo, i padroni di casa tornano a farsi vedere con una conclusione dalla distanza di Barella, su cui Trubin fa buona guardia.

markus thuram interMarcus Thuram (foto Lapresse)
 

L’avvio di ripresa da parte della squadra di Inzaghi è da applausi a scena aperta: i nerazzurri attaccano con insistenza e, dopo aver creato diverse opportunità colpendo anche una traversa ed un palo con Lautaro, trovano il meritato vantaggio al 62’ con Thuram che colpisce sotto porta su assist di Dumfries. Una manciata d’istanti più tardi viene annullato per fuorigioco il possibile raddoppio di Dimarco, poi è ancora Lautaro ad avere tra i piedi almeno altre tre nitide occasioni, neutralizzate tutte da un ottimo Trubin. Nel finale il Benfica ci prova ma non serve a nulla, al triplice fischio resiste l’1-0.

 

Inzaghi, 'si è rivista l'Inter delle grandi notti Champions, su Thuram medici tranquilli'

"Si è rivista l'Inter delle grandi notti di Champions? Assolutamente, abbiamo fatto un secondo tempo di una intensità incredibile, bravissimi i ragazzi. Abbiamo preparato bene la partita. Primo tempo equilibrato, potevamo andare già in vantaggio, poi nella ripresa abbiamo alzato l'intensità. A ogni azione sembrava potessimo segnare contro una squadra di grandissimi campioni. Abbiamo strameritato la vittoria". Così il tecnico dell'Inter Simone Inzaghi dopo il successo 1-0 sul Benfica a San Siro. "Secondo tempo strepitoso, abbiamo già visto questa Inter con questa intensità. E pensare che siamo tornati da Salerno alle 4 di domenica, i ragazzi non hanno potuto fare e poco e niente, complimenti ai ragazzi. Thuram? Ha un polpaccio indolenzito, speriamo non sia niente. I dottori sono abbastanza tranquilli, ma bisogna aspettare almeno 24 ore".

"Pavard? Conosciamo le sue qualità, quando è uscito il suo nome con i dirigenti ero entusiasta, è un giocatore strepitoso. Si è inserito bene, è un campione del mondo. La cosa che mi è piaciuta è come si è inserito, ha trovato Thuram e Mkhitaryan che parlano il francese e lo hanno aiutato", ha aggiunto il tecnico nerazzurro, che sugli avversari di oggi ha poi aggiunto: "Hanno grandissimi campioni, per quanto riguarda il gruppo sapevo che sarebbe stato equilibratissimo. Il Benfica ora è ultimo, è chiaro che non finirà a zero punto, si deciderà nelle ultime partite la qualificazione".

Unico rammarico per Inzaghi un solo gol segnato con le tante occasioni create. "Assolutamente, in Champions può contare anche lo scarto di gol nello scontro diretto. Avendo visto la partita, c'è un pizzico di rammarico. Le rimesse? Le ho fatte vedere all'intervallo, una disattenzione incredibile. Sulla seconda sarei voluto intervenire io, bravo Mkhitaryan. Sapevamo che giocando tantissimo dobbiamo essere bravi nei recuperi. Non era semplice, ci aspettavamo determinate cose, ne abbiamo trovate altre. Ci aspettavamo Musa e Cabral, invece ci sono capitati Di Maria, Neres e Rafa Silva. La squadra ha avuto una grande facilità a coprire il campo", ha concluso Inzaghi.

Champions League: Napoli sfortunato, il Real Madrid passa 3-2

Una sfortunata carambola su Meret, dopo una traversa colpita da Valverde, permette al Real Madrid di passare in casa del Napoli nel secondo turno della fase a gironi di Champions League. Al Maradona finisce 3-2 per gli spagnoli al termine di un bel match molto equilibrato, sbloccato da Ostigard e ribaltato da Vinicius e Bellingham prima del nuovo pareggio su rigore di Zielinski. Nel finale il rocambolesco autogol del portiere azzurro regala il successo all’ex Ancelotti, che vola in solitaria a quota 6 in vetta al Gruppo C. Gli uomini di Garcia, autori comunque di una prestazione convincente, restano invece farmi a quota 3. La prima grande chance del match arriva dopo appena sei minuti a favore degli spagnoli: Bellingham imbuca in verticale per Rodrygo, che si presenta a tu per tu con Meret bravo a dirgli di no. I partenopei non si spaventano, prendono coraggio con il passare dei minuti e al 19’ colpiscono: Kepa va a vuoto in uscita su un corner di Zielinski, Natan devia quasi fortuitamente colpendo la traversa, sulla cui respinta si avventa Ostigard di testa per l’1-0 che fa esplodere il Maradona. Non passano neanche dieci giri di lancette e i blancos rimettono tutto in equilibrio grazie a Vinicius, bravo a sfruttare l’assist di Bellingham dopo una palla recuperata su ingenuità di Di Lorenzo. Non è finita qui, perché al 34’ il Real ribalta tutto proprio con il solito inarrestabile Bellingham, che semina il panico tra la difesa azzurra e con il destro fulmina Meret per il 2-1 spagnolo.   Il Napoli rischia il tracollo emotivo concedendo un altro paio di potenziali opportunità, ma al 39’ è Osimhen ad avere sulla testa la palla del pareggio, neutralizza da un riflesso di Kepa.

Victor Osimhen NapoliVictor Osimhen (foto Lapresse)
 

Nella ripresa la squadra di Garcia prova ad aumentare nuovamente i ritmi e al 51’ trova l’episodio che porta al 2-2: Nacho colpisce in area di braccio su un tentativo di cross di Osimhen, l’arbitro lascia prima correre poi viene richiamato dal Var assegnando quindi il rigore. Dal dischetto va Zielinski che batte Kepa colpendo anche il palo. L’inerzia del match si sposta ancora e i partenopei ne approfittano per continuare ad attaccare con insistenza, spaventando il Real con le conclusioni di Kvaratskhelia e Zielinski che però non vanno a buon fine. I blancos tornano a farsi vedere solo al 74’, quando Vinicius viene respinto da Meret e sul successivo tap-in Bellingham mette fuori di testa. Quattro minuti più tardi il Real rimette comunque il naso avanti: Valverde lascia partire un bolide da fuori che spacca la traversa, il rimpallo sbatte addosso a Meret e la palla finisce beffardamente in rete per il 3-2 ospite. Negli istanti finali il Napoli prova il tutto per tutto alla ricerca del nuovo disperato pareggio, ma tutti i tentativi sono vani fino al triplice fischio.

Napoli, Garcia, 'non siamo appagati, pareggio era più giusto'

"Non penso che siamo appagati. Il pareggio era più giusto, ma nel calcio a volte è così. Abbiamo giocato alla pari contro questa grande squadra. Non è un problema aver preso il primo gol come lo abbiamo preso, i ragazzi devono essere coscienti che sbagliare fa parte del gioco. Invece non mi è piaciuto che sull’1-1 non abbiamo pressato e abbiamo sofferto prendendo il secondo gol. Poi mi piace il ritorno in campo dove ho trovato un Napoli aggressivo con palleggio che ha pareggiato e poteva vincerla. Ci sono stati due episodi, il rigore per noi però anche il fallo su Olivera, perciò non parlerò dell’arbitro. Attitudine buona anche da chi è entrato". Lo ha detto il tecnico del Napoli, Rudi Garcia a Sky dopo la sconfitta con il Real Madrid.

"La sostituzione di Politano? L’ho trovato stanco, lo era già alla fine del primo tempo. È entrato Elmas perché Camavinga era ammonito. Nel complesso c’era qualità e freschezza in panchina ed era giusto fare appello alla panchina", ha proseguito il tecnico francese che ha poi parlato di Bellingham e il suo gol. "Il gol fa parte di un momento in cui abbiamo poco protetto l’asse della squadra dovevamo coprire con i centrocampisti l’interno e portare il gioco sulle fasce. Perdiamo un duello con sfortuna perché la palla passa tra le gambe di Ostigard, che ha fatto una buona gara. È un atteggiamento sbagliato di squadra. I momenti della gara vanno capiti un po’ di più dai nostri giocatori e dai leader sul campo", ha concluso Garcia.

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