Gigi Meroni: 50 anni dopo la sua scomparsa, raccontiamo "la Farfalla Granata"
Il Torino e tutti gli amanti del calcio celebrano il ricordo "il George Best italiano", morto tragicamente e simbolo di un'epoca eroica del pallone
A guardarlo oggi, tra VAR e il dilagare del business, si fa fatica a riconoscere il fascino dell'era classica, con le maglie in lana pesante senza sponsor e i giocatori che non erano ancora star, anche se già erano artisti.
Artisti come Gigi Meroni, “il George Best italiano”, come molti lo ricordano, per quel suo modo eccentrico di affrontare sia il calcio che la vita. Cinquant’anni fa Meroni è morto in un tragico incidente stradale... causato da una persona che tifava per lui.
Una storia davvero incredibile, sia per quello che quella persona avrebbe poi fatto nella sua vita, per il bene del Toro, e quello che invece Meroni ha lasciato incompiuto.
“La farfalla granata”, come lo ha chiamato Nando Dalla Chiesa nel suo libro dedicato all'ala destra è uno dei simboli più romanticamente tristi di un calcio che non c'è più, che non sembra nemmeno lo stesso sport al quale assistiamo oggi.
Una storia nella quale il talento e la genialità, la casualità e un destino beffardo si intrecciano come nella trama del più avvincente dei film che abbiate mai visto.
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