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Il Pescara di Zeman ne fa 5 al Genoa. L'Inter vince a Bologna nel finale

E' tornata 'Zemanlandia', vittoria per Zdenek Zeman all'esordio sulla panchina degli abruzzesi, l'arrivo del tecnico boemo dà la scossa al Pescara che allo stadio Adriatico travolge 5-0 il Genoa. Successo in rimonta per il Sassuolo che al Friuli piega 2-1 l'Udinese grazie a una doppietta di Defrel, 1-1 tra Sampdoria e Cagliari. Comincia nel migliore dei modi l'avventura di Zeman sulla panchina degli abruzzesi, la festa del Pescara comincia al 5' quando Cerri con una azione caparbia scappa sulla destra e da posizione defilata insacca con la complicità del difensore Orban che svirgola il pallone deviandolo nella sua porta. Al 19' il raddoppio di Caprari che sul filo del fuorigioco infila di destro Lamanna. Al 31' il terzo gol ad opera di Benali. All'81' il poker del Pescara, in gol ancora Caprari che firma la sua personale doppietta. Sul finale di gara arriva la quinta marcatura ad opera di Cerri.

Al Friuli i bianconeri confermano il momento no in campionato, una sola vittoria nelle ultime 7 partite, l'Udinese passa in vantaggio al 7' con Fofana che controlla la palla dal limite e con un tiro al volo di destro insacca. Nella ripresa la rimonta degli emiliani, i neroverdi trovano il pari al 70' col neo entrato Defrel bravo alla deviazione sul secondo palo su cross di Pellegrini. Passano nove minuti e l'attaccante francese trova un gran tiro a giro che beffa Karnezis regalando il successo agli emiliani, 12 punti nelle ultime 6 gare per i neroverdi. A Marassi la Sampdoria non va oltre l'1-1 contro il Cagliari che conquista il quinto punto in trasferta della stagione. Sardi in vantaggio al 6', buco della difesa blucerchiata, Isla riceve palla e con un tiro potente all'incrocio porta in vantaggio i rossoblù. Al 22' grande azione di Muriel sulla destra che si porta via un paio di giocatori e crossa al centro per Quagliarella che in scivolata deposita in rete, 1-1. Nel finale mani tra i capelli per Torreira che colpisce la traversa.

La prima volta di Gabigol, l'Inter espugna Bologna con un gol nel finale

Finalmente Gabigol. E' la prima, pesantissima rete del brasiliano, a lungo oggetto misterioso della stagione dell'Inter, a regalare i tre punti a Stefano Pioli nell'anticipo delle 12.30 e ad alimentare le speranze Champions. Cinici e concreti i nerazzurri, che non brillano ma passano a Bologna a dieci minuti dalla fine rispondendo così ai successi delle inseguitrici Atalanta e Lazio. I tre punti del Dall'Ara consentono all'Inter di ritornare al quarto posto in coabitazione con gli orobici, a quota 48 e a -3 dal Napoli oggi impegnato in casa del Chievo. Un pieno di fiducia in vista della delicata sfida con la Roma di domenica prossima. Donadoni continua la serie nera: arriva la quarta sconfitta consecutiva degli emiliani, anche se il vantaggio sulla zona calda è rassicurante. Sempre privo dello squalificato Icardi, Pioli dà fiducia in avanti a Palacio ed Eder nel tridente completato da Perisic. Donadoni si affida a Petkovic come rimpiazzo dell'infortunato Destro. Primo tempo avaro di emozioni. Si rende subito pericolosa l'Inter, con Palacio: l'argentino prima spara clamorosamente alto l'invito di Perisic, ed è una chance ghiottissima, poi manca la deviazione vincente sul cross di Candreva. I nerazzurri fanno la partita, il Bologna si riserva di punzecchiare in contropiede. I rossoblù ci provano da fuori con Nagy e Dzemaili, senza esito. Prima dell'intervallo cerca gloria anche Gagliardini, servito da Eder: la conclusione, centrale, dalla distanza dell'ex Atalanta è bloccata da Da Costa. Il numero uno rossoblù si oppone poi nella ripresa al tentativo da ottima posizione di Perisic e al tentativo, troppo debole, di Eder su cross di Candreva. Ancora l'ex Wolfsburg in evidenza con un bolide sganciato dal limite con palla alta di poco. Il risultato non si schioda e Pioli si gioca nell'arco di un minuto le carte Banega e Gabigol, fuori Palacio e Candreva. E' la svolta. Sono proprio i due neo entrati ad avviare e concludere l'azione del vantaggio: l'argentino recupera palla e serve splendidamente sulla destra D'Ambrosio, che mette in mezzo dove il brasiliano è pronto per il tap-in (35'). E' il primo, atteso squillo dell'ex Santos che rischia pure la doppietta, ma Masina salva sulla linea. Brividi finale in area nerazzurra con Torosidis che si presenta davanti ad Handanovic, il portiere sbarra la strada e blinda tre punti d'oro.

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