Inter, altro flop: il Toro rimonta 2 gol. Spalletti: "Così noi l'anti nessuno"
Inter-Torino 2-2: secondo tempo da incubo per i nerazzurri che si fanno rimontare due gol
L'Inter dura solo un tempo. A Reggio Emilia contro il Sassuolo era stato il secondo, e non era bastato per evitare la sconfitta. Stavolta è il primo, con 45 minuti ad alta intensità e un doppio vantaggio senza sofferenza che lasciavano presagire il pronto riscatto. E invece no. Un secondo parziale da incubo consegna l'insperata rimonta al Torino e quella che in molti consideravano l'anti Juventus è già impantanata con il misero bottino di un punto in due partite. Siamo solo all'inizio, certo, ma i segnali non è che siano granché positivi.
"La società ha mantenuto le promesse. Allenatore e giocatori: testa bassa e vincere". Messaggio chiaro della curva prima del via, che non lascia alibi o lamentele a Spalletti o a chi scende in campo. Il 3-4-3 lascia perplessi ma nel primo tempo sembra funzionare, perché l'aggresssività sui portatori di palla dei granata consentono all'Inter di tenere il baricentro alto e non soffrire mai. Ma è anche una tattica dispendiosa, e se ne pagheranno le conseguenze nella ripresa. Al 7' gran gol di Perisic che gira da campione un cross di Icardi. L'Inter chiude la prima frazione in scioltezza con la capocciata di De Vrij che vale il raddoppio. Nella ripresa un'uscita terrificante di Handanovic spiana la strada a Belotti che riapre la partita. Pur senza creare tantissimo, gli ospiti hanno cambiato volto, così come i nerazzurri, che ora non riescono pià ad aggredire alti e sono sempre in inferiorità numerica in mezzo al campo, con gli esterni che non riescono a tenere bassi i rivali del Torino, che trova il pari con un tiro deviato di Meite sul quale Handanovic è ancora una volta incerto. Nel finale Spalletti cambia e passa alla difesa a 4 con Keita al posto di Vrsaljiko ma il gol non arriva.
"Abbiamo preso il primo gol del Torino in un modo difficile da spiegare: siamo stati sorpresi da un lancio lungo. Poi subentrano pressioni, c'è la testa di questa squadra importante che ne sente tante..". E' un Luciano Spalletti che non nasconde il suo stato d'animo: "E' preoccupante - dice a Sky - Anche l'anno scorso, quando abbiamo perso la prima partita, è stato difficile rimanere nelle proprie qualità: in certi momenti questa squadra perde qualsiasi connotato". Per poi aggiungere: "Così siamo l'anti-nessuno", prima di cancellare il giorno di riposo previsto per lunedì.