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Inter Barcellona, suicidio dei nerazzurri a San Siro: fuori dalla Champions

Serata amara per l'Inter di Conte, che viene sconfitta 2-1 da un Barcellona pieno zeppo di giovani ed e' costretta a salutare la Champions League. Decisiva anche la vittoria sull'altro campo del Borussia Dortmund contro lo Slavia Praga. A San Siro decide il gol del baby classe 2002 Ansu Fati, dopo il botta e risposta tra Perez e Lukaku: ai nerazzurri non basta il belga, ora ci sara' da pensare al campionato e all'Europa League. Buono l'inizio di gara dei padroni di casa, che nei primi dieci giri di orologio costruiscono almeno due palle gol nitide con D'Ambrosio prima e Lukaku poi: il laterale calcia male da posizione invitante, il belga invece dopo una bella sterzata in area, viene respinto provvidenzialmente in corner da una chiusura di Lenglet. Al 19' altra chance per gli uomini di Conte, con Biraghi che calcia di prima su tocco di Lukaku, Neto e' attento e respinge alla grande. Passano pochi istanti e dall'altra parte e' il Barcellona che la sblocca alla prima vera occasione: Griezmann inventa, Godin anticipa Vidal ma di fatto offre un assist al bacio per Perez, che fulmina Handanovic con il mancino. 1-0 blaugrana e San Siro gelato. L'Inter sembra demoralizzata e al 34' rischia tantissimo su una situazione di corner per gli ospiti, con Lenglet che si ritrova la palla tra i piedi con tutta la porta spalancata di fronte, ma calcia incredibilmente a lato da posizione favorevole.

I nerazzurri vengono graziati e al 44' puniscono segnando il gol del pareggio con Lukaku, la cui conclusione dal limite viene deviata decisivamente da un difensore prima di terminare la corsa in rete per l'1-1 dell'intervallo. L'inizio di ripresa e' tutto a favore della squadra di Valverde, che nel primo quarto d'ora spaventa Handanovic in piu' di un'occasione, ma la piu' grande palla gol ce l'ha l'Inter al 61' con Lukaku, che spara addosso a Neto da due passi. Le emozioni continuano su entrambi i lati del campo, anche se i nerazzurri sono costretti a spingere con piu' insistenza alla ricerca del gol qualificazione. Reti che arriverebbero al 74' e all'80' entrambe firmate da Lautaro, se non fosse per due fuorigioco decisivi in tutte e due le azioni (prima dell'argentino poi di Lukaku). Conte si gioca il tutto per tutto sbilanciando la squadra con Esposito e Politano a dar supporto ai due attaccanti, ma dall'altra parte entra Ansu Fati (classe 2002) e spegne tutti i sogni di gloria dell'Inter segnando il 2-1 blaugrana con un gol pregevole, che elimina definitivamente l'Inter dalla Champions League.

"C'è mancato cinismo e precisione per concretizzare quello che abbiamo creato. C'è poco da rimproverare. Abbiamo davvero dato tutto. E' mancato il gol, abbiamo subito il 2-1 e quello ci ha ammazzato. Ci ha tagliato le gambe psicologicamente, stavamo creando situazioni per fare gol. Dispiace per i calciatori perché hanno dato e stanno dando tutto. Mi dispiace anche per l'atmosfera che c'era a San Siro. I tifosi ci hanno spinto dall'inizio alla fine. Poteva finire diversamente. Meritavano qualcosa in più, se non arrivi al turno successivo devi rimboccarti le maniche. Bisogna cercare di rialzarsi". Queste le parole di Antonio Conte, tecnico dell'Inter, ai microfoni di Sky Sport, al termine della sfida persa contro il Barcellona. "C'era voglia di andare avanti. I miei giocatori stanno facendo cose importanti in un momento per noi non semplice. Adesso mancano due partite prima della sosta natalizia. Non penso al mercato di gennaio, penso a recuperare i miei giocatori", ha concluso. 

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