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Juventus bloccata dal Genoa: Napoli sbanca Udine e torna a -4. Roma disastro
Massimiliano Allegri - Foto Lapresse

SERIE A. UDINESE-NAPOLI 0-3. ANCELOTTI SALE A -4 DALLA JUVENTUS

Napoli corsaro alla Dacia Arena. Nel terzo anticipo della nona giornata di Serie A i partenopei piegano l'Udinese per 3-0 e approfittano del mezzo passo falso della Juventus contro il Genoa per riportarsi a -4 dalla capolista nonostante un'ampia rotazione di Ancelotti. Il tecnico propone infatti uno schieramento a trazione anteriore senza Insigne ma con Mertens e Milik in attacco supportati da un centrocampo di grande qualita' con Callejon, Allan, Zielinski e Verdi. Dopo soli 4', pero', il tecnico degli azzurri deve fare a meno proprio dell'ex Bologna per un fastidio all'inguine e dunque stravolgere i propri piani, inserendo Fabian Ruiz. Il giovane spagnolo impiega solo dieci minuti per lasciare la Dacia Arena a bocca aperta: con cattiveria alza il pressing sulla trequarti avversaria, soffia la sfera a Fofana e la piazza a giro sotto il sette dal limite dell'area portando il Napoli in vantaggio. L'Udinese accusa il colpo e fa fatica ad affacciarsi nella meta' campo azzurra, ma Albiol al 22' decide di dare una mano agli avversari lasciando li' il pallone per Lasagna: l'attaccante bianconero accelera e va al tiro, Karnezis si salva in qualche modo sul diagonale bloccando in due tempi. La partita si accende intorno alla mezz'ora con tre occasioni nel giro di pochi minuti: Zielinski (servito splendidamente da Allan) e Mertens con una grande giocata sulla sinistra da una parte, Lasagna che tenta una difficile girata sull'illuminante pallone di De Paul dall'altra, ma per i due portieri non ci sono particolari problemi. Al 38' il Napoli ha un brivido quando Mariani viene richiamato dal Var per rivedere l'entrata dura di Milik su De Paul, ma per l'arbitro di Aprilia il cartellino resta comunque giallo. L'Udinese chiude in crescendo il primo tempo e, nel corposo recupero di 5' per le tante interruzioni, mette paura agli ospiti prima con Pussetto che cerca la deviazione sotto porta e poi con la solita velocita' di Lasagna che scappa ad Albiol ma calcia alle stelle. All'intervallo, pero', e' sempre il Napoli in vantaggio per 1-0. L'atteggiamento degli uomini di Vealzquez resta positivo in avvio di ripresa: De Paul prende per mano i suoi compagni svariando su tutto il fronte d'attacco e dando qualita' alle azioni offensive dei friulani, Lasagna ci riprova al 60' quando viene murato da una grandissima chiusura di Koulibaly. Il Napoli prova a scuotersi e far valere i maggiori valori tecnici con i propri palleggiatori e al 67' per poco non raccoglie un clamoroso autogol di Samir che colpisce il palo della porta di Scuffet nel tentativo di mettere in corner un cross di Zielinski. L'episodio che regala ossigeno alla squadra di Ancelotti arriva a dieci dal termine della partita: Malcuit mette in mezzo, Callejon calcia di prima ma il braccio di Opoku in area e' largo. Mariani non ha dubbi e fischia rigore, dopo i controlli di rito col Var e' glaciale Mertens dal dischetto per firmare il raddoppio. Sull'onda dell'entusiasmo, il Napoli cala anche il tris con Rog all'86', entrato pochi secondi prima per sostituire Zielinski. L'Udinese subisce una lezione fin troppo severa per quanto espresso in campo ma inanella la quarta sconfitta di fila, gli azzurri si rilanciano e riavvicinano la Juventus.

JUVENTUS-GENOA 1-1, CRISTIANO RONALDO NON BASTA, BESSA FERMA I BIANCONERI

La Juventus non riesce a eguagliare la Juventus. Pareggiando all'Allianz Stadium di Torino con il Genoa per 1-1, i bianconeri non sono riusciti ad agguantare la nona vittoria consecutiva in campionato cosi' come fecero in passato la Juventus 2005/06 di Fabio Capello, ma anche la Roma 2013/14 di Rudi Garcia. Il Grifone di Juric, al debutto in panchina dopo aver preso il posto di Ballardini, si conferma rivale indigesto per i bianconeri che rischiano ora di veder diminuire il vantaggio sul Napoli da 6 a 4 punti. Eppure l'approccio dei bianconeri e' buono e gia' al 14' la Juve va vicina al gol quando, su cross dalla destra di Cuadrado, e' stato Ronaldo a prendere il palo di testa e poi a non riuscire a centrare la porta sulla successiva respinta corta. Il portoghese non ha invece fallito quattro minuti piu' tardi sulla piu' semplice delle occasioni quando un tiro di Cancelo sporcato da un tocco di un giocatore rossoblu' non e' stato rinviato da Piatek che, anzi, ha ostacolato il portiere Radu permettendo all'attaccante juventino di insaccare da pochi passi. Poco Genoa nel primo tempo e un'unica conclusione da dimenticare, quella di Romulo finita in curva a un minuto dal 45'. In avvio di ripresa prime vere grande occasioni per gli ospiti con il capocannoniere del campionato, Piatek, che all'8' non ci ha pensato due volte a provare la conclusione dalla distanza trovando la deviazione in corner del compagno di nazionale Szczesny mentre tre minuti piu' tardi non ha centrato di testa la porta sugli sviluppi di un corner. La Juve da' l'impressione di aver staccato la spina e alla prima disattenzione vera viene punita: e' il 23', Kuome' recupera sulla destra un pallone che sembrava destinato a fine sul fondo e mette in mezzo dove Bessa, lasciato colpevolmente libero di staccare di testa, non sbaglia. Si e' trattato del primo gol genoano dopo cinque gare consecutive allo Stadium senza segnare. Nel finale la Juventus ha preso d'assalto la porta ospite: prima ci hanno provato Pjanic e Dybala mandando la sfera sul fondo, mentre la conclusione di Mandzukic ha trovato la deviazione in corner di Radu. Allegri gioca anche la carta Bernardeschi, poi ancora Dybala con una gran botta dalla distanza sugli sviluppi di un corner ha calciato alto, regalando al Genoa un grande exploit su cui in pochi alla vigilia avrebbero scommesso.

ROMA-SPAL 0-2, PETAGNA E BONIFAZI EROI ALL'OLIMPICO

Dopo tre vittorie consecutive la Roma si ferma e subisce una sconfitta per 2-0 contro la Spal nell'anticipo della nona giornata di Serie A. Una sconfitta a sorpresa per i giallorossi che sprecano le numerosi occasioni da gol create nel primo tempo a differenza di una cinica e concreta Spal ed escono tra i fischi dell'Olimpico. Decisive le reti segnate al 38' del primo tempo da Petagna su calcio di rigore e all'11' della ripresa da Bonifazi. Uno stop brusco per Di Francesco nonostante l'inizio incoraggiante per la Roma con Lorenzo Pellegrini tra i piu' vivaci nello svariare lungo l'intero fronte d'attacco. Proprio il nazionale azzurro al 3' riesce a servire una palla d'oro per El Shaarawy che sbaglia l'impatto col pallone e non da' forza al tiro che termina tra le braccia di Milinkovic-Savic. Al 6' il portiere serbo viene impegnato maggiormente con la conclusione di Dzeko dal limite dell'area, ma l'estremo difensore e' attento e respinge in tuffo. Al 17' Roma vicina al gol: El Shaarawy lancia Dzeko che a tu per tu con Milinkovic-Savic calcia addosso al portiere avversario. Qualche errore individuale per i giallorossi con Nzonzi e Fazio che appaiono sotto tono in piu' di una occasione. Di tutt'altro livello invece l'asse tra Under e Florenzi: al 35' il turco lancia l'azzurro che si libera al tiro e calcia ma Milinkovic-Savic e' attento. Al 38' la svolta del match, Luca Pellegrini stende Lazzari in area e Pairetto indica il dischetto del rigore: dagli undici metri Petagna spiazza Olsen e firma l'1-0. La Roma subisce il contraccolpo psicologico e non riesce piu' a reagire: si va negli spogliatoi sotto i fischi dello stadio Olimpico. Nella ripresa Eusebio Di Francesco decide di dare fiducia all'undici iniziale senza ricorrere ai cambi. La Spal alza notevolmente il baricentro con una difesa alta che permette agli ospiti di restare corti e impedire la manovra giallorossa. Al 53' Roma ancora sciupona: Edin Dzeko sbaglia clamorosamente a pochi passi dalla porta su assist di El Shaarawy. I giallorossi creano, la Spal segna: al 56' Bonifazi firma infatti il suo primo gol in Serie A con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Di Francesco sostituisce uno spento Cristante con Kluivert, ma al 63' ci vuole il miglior Olsen per togliere dall'incrocio dei pali un sinistro di Petagna. Come nel primo tempo e' ancora Lorenzo Pellegrini il migliore dei suoi: al 67' calcia da fuori area e colpisce la traversa. La Spal pero' non sta a guardare e sfrutta gli spazi lasciati dai padroni di casa: Valoti lancia in profondita' Petagna murato da Olsen in uscita. Al 76' c'e' l'ingenuita' di Milinkovic-Savic che prima perde tempo e poi si lascia scappare un gesto di stizza rimediando due cartellini gialli che costano l'inferiorita' numerica agli uomini di Semplici. Nonostante l'uomo in meno, la Spal difende comunque il risultato concedendo una sola vera occasione a Dzeko al minuto 83 e sfiorando addirittura il tris al 95' con Petagna a tu per tu con Olsen. La Roma resta cosi' ferma a quota quattordici punti in classifica, mentre la Spal tira una boccata d'ossigeno e sale a quota dodici.

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