Milan, 300 mln dalla Cina. Fininvest: "La maggioranza non si discute"
Una gruppo cinese controllato dal governo sarebbe pronto a offrire poco più di 300 milioni di euro per il 50% del Milan che viene valutato circa 630 milioni di euro (meno dei 480 milioni per il 48% valutati da Bee Taechaubol ma, il broker thailandese non è sin qui riuscito a concretizzarla). Lo scrive Repubblica, secondo cui la trattativa sarebbe in fase avanzata, ma da Pechino l'intenzione sarebbe chiara: avere un'opzione per la maggioranza entro 24 mesi. Stando a questa voci Berlusconi vuole tenere il controllo del MIlan, mentre Fininvest spinge per chiudere la trattativa.
Ma proprio il BIscione getta acqua sul fuoco attraverso un comunicato: "Da alcune settimane stanno tornando a fiorire sui media presunti scoop su fantomatiche intese relative agli assetti societari del Milan. La Fininvest si vede quindi costretta ancora una volta a ribadire che, come piu' volte comunicato, parallelamente ai colloqui ancora in corso con mister Taechaboul e' stato manifestato interesse per quote della societa' da parte di altri e autorevoli potenziali investitori".
E spiega: "Con alcuni di loro sono in corso contatti, in fase assolutamente preliminare.In ogni caso, non e' mai stata in discussione la cessione di quote di maggioranza e la valutazione complessiva della societa' su cui si ragiona e' in linea con le proposte di mister Bee".
"Sulle eventuali ipotesi formulate dai vari soggetti interessati la Fininvest, se del caso, si limitera' come sempre ad approfondimenti di tipo esclusivamente tecnico, senza entrare in altri ordini di considerazioni. Com'e' ovvio, ogni valutazione e decisione relative al Milan e ai suoi assetti societari spettano unicamente al presidente Silvio Berlusconi", conclude la nota.
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