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Milan-Fiorentina 1-3, Romagnoli: "Siamo con il mister fino alla morte"
PULGAR - ROMAGNOLI (foto Lapresse)

Milan-Fiorentina 1-3, Romagnoli: "Siamo con il mister fino alla morte"

"Non c'è molto da dire in questi casi, serve solo stare insieme. Dobbiamo migliorare, ma la squadra non deve mollare mai. Noi siamo con il mister fino alla morte", le parole di Alessio Romagnoli al termine di Milan-Fiorentina. “E’ successo che alla prima difficoltà siamo andati giù senza essere uniti. Ci assumiamo tutte le responsabilità perché la colpa è solo nostra. Dispiace tanto perché dopo la prestazione di Torino pensavamo di fare un ulteriore passo in avanti invece è andata così. I problemi si affrontano rimanendo uniti. Lavorare, stare in silenzio e fare squadra. Siamo con il mister, è indiscutibile, speriamo che dalla prossima partita andrà meglio. E’ il momento di rimboccarci le maniche tutti insieme e rimanere uniti”, ha detto il capitano rossonero a Milan Tv.

MILAN, GIAMPAOLO "VADO AVANTI, SONO CONVINTO MIE IDEE"

"Mi prendo assolutamente le mie responsabilita' ma vado avanti, sono convinto delle mie idee", spiega Marco Giampaolo, ai microfoni di Sky Sport, la dura sconfitta del Milan a San Siro per mano della Fiorentina: finisce 1-3 e per i rossoneri è il 4 ko in 6 partite di campionato. I fischi di San Siro: "I tifosi sono abituati a ben altro, sono giustificati. Noi dobbiamo andare oltre queste cose", ha sottolineato l'allenatore. Un deciso passo indietro rispetto al turno infrasettimanale dal punto di vista del gioco e una classifica che preoccupa: "Tre giorni fa la squadra aveva disputato una partita ricca di personalita', con il Torino avevamo intravisto sprazzi di cose positive. Oggi abbiamo giocato male individualmente con poco senso dell'ordine, la differenza la fa l'essere squadra: gli spunti individuali possono farci annegare nelle difficolta' - ha proseguito Giampaolo -. Stasera la squadra sembrava essersi ritrovata a San Siro senza essersi mai allenata insieme ed e' questo che mi infastidisce". L'eta' media della squadra potrebbe essere un fattore nei momenti di difficolta'". "Oggi la partita pesava perche' occorreva vincerla. Ho detto ai ragazzi di giocarla senza braccino ma ho visto che eravamo meno reattivi e brillanti. Io - ha concluso Giampaolo - devo tirare il massimo dai miei calciatori e renderla piu' squadra possibile, se non riusciro' ad esprimere lo stile Milan in quanto a bellezza allora mi affidero' a piu' quantita'".

MILAN, MALDINI CONFERMA GIAMPAOLO "GIUSTO DAR TEMPO"

"L'allenatore e' stata una scelta nostra, condivisa. Lo difenderemo sempre perche' e' giusto dare tempo, abbiamo una squadra giovane. Sapevamo quali potevano essere i problemi, anche se pensavamo di poter fare meglio, perche' 4 ko in 6 gare sono troppi e anche la qualita' del gioco non e' soddisfacente. Sembrerebbe non esserci una via d'uscita, ma la via d'uscita c'e' e come ha detto il mister, e' il lavoro", spiega ai microfoni di Sky Sport, il direttore dell'area tecnica del Milan, Paolo Maldini, conferma la fiducia a Marco Giampaolo dopo la sconfitta per 3-1 contro la Fiorentina a San Siro. "Sappiamo di avere una squadra giovane e sapevamo dei problemi che avremmo affrontato - ha aggiunto l'ex capitano rossonero -. Sapevamo benissimo che, fin quando una leadership vera dell'allenatore non entra e incide a livello di gioco, possiamo pagare a livello di personalita'. Lo sa anche la nostra proprieta'. Puntando sui giovani certe cose vanno considerate. Certo pensavamo di fare meglio, perche' quattro sconfitte in sei partite sono tante e la qualita' del gioco non e' soddisfacente. In questo momento sembrerebbe non esserci una via d'uscita, ma bisogna lavorare, come ha detto Giampaolo, per cercare di migliorare questo gioco. I calciatori devono fare autocritica e anche noi stessi". Come se ne esce? "Le responsabilita' vanno condivise altrimenti il peso e' insopportabile. C'e' l'idea di fare autocritica senza bisogno di troppe parole. Oggi - ha concluso - sembra tutto perso, ma siamo alla sesta di campionato e molte volte le cose cambiano in poco tempo".

MILAN-FIORENTINA 1-3 TABELLINO

MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria, Musacchio, Romagnoli, Hernandez; Kessie (1' st Krunic), Bennacer, Calhanoglu; Suso (34' st Castillejo), Piatek (13' st Duarte), Leao. A disposizione: A. Donnarumma, Bonaventura, Borini, Conti, Rebic, Biglia, Paquetà, Gabbia, Rodriguez. Allenatore: Giampaolo

FIORENTINA (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, Pezzella, Caceres; Lirola, Pulgar, Badelj, Castrovilli (34' st Benassi), Dalbert; Chiesa (40' st Boateng), Ribery. A disposizione: Terracciano, Ranieri, Sottil, Cristoforo, Ceccherini, Ghezzal, Venuti, Zurkowski, Vlahovic, Terzic. Allenatore: Montella

ARBITRO: Giacomelli di Trieste

MARCATORI: 14' pt rig. Pulgar (F), 21' st Castrovilli (F), 33' st Ribery (F), 35' st Leao (M)

NOTE: Espulso Musacchio (M) al 10' st. Ammoniti: Bennacer (M), Milenkovic, Pezzella, Lirola, Benassi (F). Recupero: 1' e 5'. Calci d'angolo: 6-4 per la Fiorentina

 

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