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Milan e Inter stadio nuovo: ecco perchè ristrutturare San Siro non conviene
(foto Lapresse)

Milan e Inter stadio nuovo: ecco perchè ristrutturare San Siro non conviene

Milan e Inter sembrano aver deciso definitivamente: nuovo stadio da inaugurare nella stagione 2023-2024. Il dado pare tratto con l'addio a San Siro, Scala del calcio bellissima e piena di ricordi, ma non più al passo con le esigenze di due club che vogliono tornare a breve al top del calcio mondiale. Lasciare il Meazza e la sua possibile demolizione (che sarebbe un colpo al cuore per tutti gli appassionati di calcio) è ipotesi che sta spaccando i tifosi rossonerazzurri e un po' tutta l'opinione pubblica, ma ristrutturarlo porterebbe una serie di svantaggi e disagi che creerebbero grandi problemi a Milan e Inter. Il dibattito è più aperto che mai.

MILAN E INTER RISCHIO ESILIO CON LA RISTRUTTURAZIONE DI SAN SIRO

La ristrutturazione di San Siro porterebbe con sé il rischio di emigrare da Milano per il periodo di lavori, ossia circa tre stagioni. Un guaio non da poco: significherebbe costringere le due società a giocare in provincia (Varese - risistemato e ampliato - Verona, Parma) o addirittura a Torino (il Grande Torino più dello Stadium juventino). Con disagi annessi per i tifosi milanisti e interisti. Oppure niente esilio per Milan e Inter, ma una convivenza lunga anni con la ristrutturazione di San Siro e i lavori che dovrebbero di volta in volta fermarsi per permettere lo svolgimento delle partite (campionato nei weekend, coppe in settimana). 

MILAN E INTER RISTRUTTURARE SAN SIRO COSTEREBBE PIU' DI UN NUOVO STADIO

Stando a quanto riporta La Repubblica la spesa che dovrebbero affrontare Milan e Inter per rifare il look di San Siro si aggirerebbe attorno ai 400 milioni di euro e la capienza potrebbe essere più o meno dimezzata e portata a 40-45mila spettatori. Contro i 5-600 milioni per un nuovo stadio moderno (che verrebbe pronto i 2-3 anni) e da 60mila posti.

MILAN-INTER STADIO, MORATTI: "NON DEMOLITE SAN SIRO. MEGLIO DUE STADI"

Massimo Moratti lancia un appello per salvare San Siro. "Non demolite un luogo magnifico, è un pezzo della storia di Milano e dei milanesi - ha spiegato l'ex presidente nerazzurro a QN -. Avere due stadi sarebbe meglio". "Mi spiace davvero che si stia pensando di abbattere San Siro, per una doppia ragione -  le parole di Massimo Moratti  -. La prima concerne la visibilità e la comodità dello stadio: sembra di essere al cinema o a un ristorante, la partita si vede benissimo, come nel salotto di casa. La seconda ragione è di tipo sentimentale: qui non parliamo solo di una struttura sportiva, ma di qualcosa che fa parte della storia di Milano e dei milanesi". "La prima volta che entrai al Meazza era il 6 novembre 1949, derby Inter-Milan - ricorda Moratti -. Finì 6-5 e lo stadio non era bello, ma bellissimo. C'era un solo anello, sembrava di essere in campo. Poi il secondo anello rese l'impianto più forte, più aggressivo". Milan e Inter pare siano d'accordo con la scelta di abbattere il Meazza: "E' comprensibile, ci sono società provate di mezzo. E' giusto che ci sia la possibilitàò di decidere pensando al proprio business, perché non sempre il cuore prevale sul portafoglio...". Moratti racconta che nel 2005 fu tentato dall'idea di abbandonare San Siro. "C'è stato un momento in cui sono stato tentato. C'erano dei cinesi pronti a investire per uno stadio tutto nuovo, ma quella tentazione durò l'arco di una mattinata e poi svanì". "A conquistarmi invece dopo fu il progetto di Boeri, perché sfruttava tutti gli spazi per la realizzazione di un impianto polivalente - ha proseguito l'ex presidente dell'Inter -. Un'idea più che fattibile, come quella del 2008, e che riguardava un San Siro ancora in condivisione tra Inter e Milan ma con due ingressi permanenti e distinti". 

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