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Milan, c'è caparra di 100 milioni. 320 mln a rate? Closing Milan slitterebbe..

MILAN, CAPARRA DI 100 MILIONI DAI CINESI, I 320 MILIONI CHE RESTANO A RATE? CLOSING CHE SLITTA IN PRIMAVERA?


Milan, ci sono i 100 milioni di Sino Europe Sports, la seconda caparra è nelle casse di Fininvest, rispettando l’accordo nato con la proroga del closing al 3 marzo. I cinesi salgono a quota 200 milioni di euro versati. Ne restano dunque 'solo' 320 milioni ancora da versare in vista del closing e c'è chi ipotizza che potrebbero essre rateizzati. Anzi, secondo Milano Finanza, "non è da escludere che la cessione vera e propria del pacchetto di controllo pressoché assoluto del Milan (oltre il 99%) in mano alla famiglia Berlusconi possa ulteriormente slittare, magari alla primavera inoltrata o, addirittura, a fine campionato. Del resto, come è accaduto per questa seconda tranche di pagamento il socio per ora capo-cordata, ossia Yonghong Li sta ancora cercando i partner per definire l'intera operazione, dopo la spaccatura con l'altro alleato iniziale, la Gsr Capital. Per ora l'unico alleato certo è Haixia Capital. Mentre potrebbero partecipare all'investimento anche alcune banche cinesi, come Ghangzhou Bank e China Zheshang Bank. L'elenco completo dei soci della cordata Ses ancora oggi non c'è perché, come già emerso nelle scorse settimane, alcuni investitori stanno attendendo l'ok del governo e dalle autorità politiche cinesi".

"E' stata la rottura tra Li e Gsr Capital a portare a questa situazione di tensione finanziaria - sottolinea Andrea Montanari su Milano Finanza - perché lo schema iniziale dell'operazione-Milan prevede che i due promotori del consorzio versassero 200 milioni a testa, limitando quindi la ricerca di altri partner a una cifra più limitata (120 milioni) rispetto a quella che ora invece è chiamato a fare Li, come principale referente di Sino Europe Sports. Da qui lo slittamento dei tempi di pagamento e la valutazione di questa nuova formula, l'acquisto a rate, di saldo del deal".

MILAN, MERCATO DI GENNAIO CONDIVISO DA FININVEST (GALLIANI) E SES (FASSONE)


Il mercato di gennaio? Sarà condiviso da Fininvest e SEE (Sino Europe Sports), quindi da Adriano Galliani e Marco Fassone. Nelle prossime ore è previsto un incontro tra i due, si va verso la logica dell'autofinanzamento (cessioni di Luiz Adriano, forse Bacca, magari Honda...) per poter poi operare in entrata.


CDA MILAN, L'AVVOCATO LA SCALA (PICCOLI AZIONISTI MILAN) ATTACCA: "POCA CHIAREZZA"


Sì è tenuta a casa Milan, l'assemblea dei soci rossoneri, i piccoli azionisti, rappresentati dall’avvocato La Scala, hanno chiesto chiarezza al club sul futuro in mano cinese. Lunedì Fininvest aveva comunicato che non ci sarebbero state delibere sui due punti all’ordine del giorno, e in sede di assemblea, Adriano Galliani ha liquidato le domande di La Scala: “Le domande poste non sono pertinenti né attinenti all’ordine del giorno”. L’avvocato, ha poi detto ai giornalisti: “Non abbiamo avuto risposte, e quello che sostiene Galliani non è veritiero, perché il Milan non può non sapere nulla dell’accordo stipulato tra Fininvest e cordata cinese. Fininvest, che è socia di maggioranza del Milan, ad agosto comunicò i contenuti dell’accordo preliminare e obbligatorio con i cinesi, in cui si faceva riferimento anche all’immissione di 350 milioni nel Milan in tre anni, di cui 100 al closing. Se la trattativa si fosse chiusa a dicembre, ora il Milan avrebbe 100 milioni da utilizzare sul mercato per consentire alla squadra di tenere duro nelle parti alte della classifica”.



LA SCALA: "I CINESI POSSONO RIPORTARE IL MILAN IN ALTO?"


L’avvocato La Scala chiede chiarezza al Milan e a Fininvest nei confronti dei tifosi. “Chiediamo a Fininvest di chiarire se il fondo cinese sia stato raccolto integralmente e di chiarire se i soggetti che lo compongono siano effettivamente controllati direttamente dal governo cinese. Perché se il problema è solo burocratico noi possiamo tranquillamente aspettare e avere pazienza, anche se ci saremmo aspettati un profilo comunicato migliore da parte della cordata cinese. Inutile sottolineare come la chiarezza sia ancora troppo poca, non tanto verso i piccoli azionisti, che hanno una quota minoritaria, quanto verso i tifosi”.


MILAN, LA SCALA RIVOLGE UN APPELLO A SILVIO BERLUSCONI


“Siccome Fininvest non risponde ai tifosi, mi piacerebbe chiedere a Berlusconi se è sicuro di aver lasciato il Milan a soggetti in grado di riportare il club in alto, esattamente come promesso. Perché da un lato la gestione Berlusconi si stava prolungando stancamente e serviva probabilmente una cessione, ma il Milan doveva passare di mano solo a fronte di determinate garanzie di risalita. Inevitabilmente ci chiediamo se l’ansia di vendere non abbia portato il club lontano dalla crescita preventivata. Fassone è un uomo capace ma speravo potesse condizionare di più l’aspetto comunicativo dei cinesi”.
 

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