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Milan, esonero Giampaolo? Fiducia a tempo. Sale Rudy Garcia e.. I RUMORS
MARCO GIAMPAOLO (foto Lapresse)

Milan, esonero Giampaolo? Per ora no, ma il club riflette. Gordon Singer a Milano

Paolo Maldini ha confermato Marco Giampaolo al termine di Milan-Fiorentina. Parole decise dopo un 1-3 che segna la quarta sconfitta in sei partite per i rossoneri. Ma la situazione è delicata. C'è stato un summit notturno a San Siro tra Maldini, Boban e Massara. Mentre la proprietà torna a farsi sentire: Gordon Singer, figlio del capo del fondo Elliott, dovrebbe incontrare i dirigenti rossoneri. Il Milan per bocca di Paolo Maldini ha dunque confermato Giampaolo, ma il club riflette sul da farsi. Ultima spiaggia a Marassi contro il Genoa sabato prossimo (dove Andreazzoli è in bilico e proprio Gattuso viene accostato al Grifo), complice poi la successiva sosta del campionato, o ci saranno colpi di scena nelle prossime ore?

Milan, 4 ko nelle prime 6: era successo 81 anni fa partite. Non succedeva da 81 anni

Non succedeva da 81 anni che il Diavolo partisse così male (correva la stagione 1938/39). In questo momento la zona Champions League e persino quella legata all'Europa League sembrano un miraggio che va al di là del distacco (6 punti dal Napoli quarto). Il clima è pesante è l'umore dei tifosi è il termometro di una situazione difficilissima: basti pensare all'immagine della Curva milanista che si è svuota a 25 minuti dalla fine del match di San Siro, ma già prima erano piovuto fischi (a Biglia, Rodriguez e Giampaolo alle lettura delle formazioni) e cori.

Milan-Giampaolo, la crisi di Piatek e degli attaccanti (salvo il gioiello Leao)

I numeri sono impietosi e vanno al di là di una classifica preoccupante. Marco Giampaolo era arrivato al Milan per dare un gioco offensivo, valorizzare gli attaccanti (mentre il Pistolero Piatek non spara più ed è in crisi nera: fischi anche per lui - oltreché per Suso intoccabile sin qui negli schemi di Giampaolo - nella notte di San Siro al momento della sostituzione) e mezzepunte (Paquetà, tornato a disposizione con la Fiorentina, ma confinato in panchina....). Giampaolo doveva portare spettacolo e illuminare il Meazza. Nulla di tutto questo sin qui: 7 gol incassati nelle ultime 3 giornate, 4 segnati nella sei partite di serie A: di cui 2 su rigore, il colpo di testa da 3 punti di Calhanoglu con il Brescia e il gioiello del 20enne talento portoghese Rafael Leao (sullo 0-3 di Milan-Fiorentina). Quest'ultimo - giocatore su cui ha creduto fortemente Zvone Boban - è stato l'unico raggio di luce di questo oscuro inizio di stagione.

MILAN-GIAMPAOLO... E I RIMPIANTI PER GATTUSO

Sono in molti che rimpiangono lo splendido lavoro fatto da Rino Gattuso nei suoi 18 mesi sulla panchina rossonera (l'anno scorso 68 punti a un soffio dalla Champions League che il Diavolo ha conteso a Inter e Atalanta sino all'ultimo respiro dell'ultima giornata di campionato): con lui il Milan era solidissimo in difesa, regalava poco agli avversari e mostrava un carattere che lo portava a lottare su ogni pallone. Ringhio aveva la straordinaria dote di 'trasmettere' energia a tutto l'ambiente (e c'era chi lo criticava...) di uscire dai momenti di difficoltà riuscendo a tirare il 101% il massimo dai suoi giocatori (per dirne una delle tante: chi non ricorda le grandi prestazioni dell'ottimo Ignazio Abate inventato difensore centrale in una difesa a 3 e poi a 4 nel momento dell'emergenza per i tanti infortuni?). Gattuso di ritorno al Milan se la situazione di Giampaolo dovesse precipitare? Difficile (improbabile) che Rino torni sui suoi passi.

MILAN, SE SALTA GIAMPAOLO? I RUMORS E LE DIFFICOLTA' PER ARRIVARE A SPALLETTI

Già ma chi sarebbe il candidato alla successione se dovesse precipitare la situazione di Marco Giampaolo? Il nome migliore per questo Milan è senz'altro Luciano Spalletti. Un tecnico esperto, concreto, che ha fatto bene praticamente sempre in carriera (soprattutto in piazze calde come la Roma giallorossos e la Milano nerazzurra ha sempre completato brillantemente la sua missione). Con lui la sensazione è che questo gruppo giovane potrebbe trovare un'iniezione di personalità e rimettersi in carreggiata (sognando di 'recuperare' una qualificazione in Europa). Il punto è capire quanta voglia possa avere Spalletti di mettersi in gioco subito, a pochi mesi dall'addio all'Inter e con due anni ancora di contratto (da 4,5 milioni netti a stagione).

MILAN-RUDY GARCIA: QUOTAZIONI IN CRESCITA

Rudy Garcia è allenatore accostato al Milan già in estate prima che si virasse su Giampaolo: piace alla dirigenza rossonera (in primis al ds Massara) e il suo nome è tornato di moda in queste ore. Profilo internazionale e al tempo stesso conosce  bene il campionato italiano grazie alla sua avventura alla Roma. Da luglio è libero dopo 3 stagioni in Ligue 1 alla guida del Marsiglia.

MILAN E IL 'TRAGHETTATORE' CLAUDIO RANIERI

Nell'ottica di un allenatore abile a traghettare ecco poi il nome di Claudio Ranieri, uno che in carriera ha dimostrato di essere abile a sistemare situazioni difficili. "La panchina del Milan? Vorrei che Giampaolo potesse continuare facendo vedere tutte le sue qualità, è un tecnico in gamba che stimo tantissimo, spero trovi le soluzioni idonee per il Milan, ha detto l'allenatore romano a 'Radio anch'io Sport' su Rai Radio1. "Non è una situazione facile perché ci sono molti giovani e i giovani vanno guidati, mi auguro che possa trovare la via giusta. Nel momento in cui firmi vai in una nuova società pieno di entusiasmo e poi trovi difficoltà da cui devi venir fuori ed è quello che auguro a Giampaolo". E sul fatto che più volte in carriera è stato chiamato a prendere squadre in corsa, Ranieri precisa. "Ogni allenatore ha il suo karma, si vede che il mio è quello di prendere le squadre in corsa. Io cerco di fare il mio meglio ma sono contento, va bene così".

MILAN: GARCIA, SHEVCENKO E LE SUGGESTIONI PER LA PANCHINA ROSSONERA

Altri nomi accostati al Milan? Andriy Shevchenko resta una suggestione: amico di Paolo Maldini e cuore rossonero, ma dovrebbe liberarsi dal ruolo di ct dell'Ucraina dove sta lavorando bene. L'ipotesi comunque sarebbe assieme al ritorno di Mauro Tassotti in rossonero. Arsene Wenger è allenatore che ciclicamente viene accostato al Diavolo nelle situazioni di crisi. Già detto di Gattuso, Massimiliano Allegri sembra impossibile che possa rimettersi in gioco in questo Milan: l'ex allenatore della Juventus tra l'altro è sull'agenda dei top club mondiali (dal Real Madrid al Tottenham passando per il Paris Saint Germain) nel caso la loro stagione dovesse prendere una brutta piega.

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