A- A+
Sport
Moto GP, Guido Meda si racconta ad Affaritaliani.it

La voce più scatenata del giornalismo italiano, uno che fa rizzare i peli sulle braccia più della piega stessa dei piloti che commenta, un rivoluzionario, che ha segnato un punto di svolta totalizzante nel giornalismo sportivo, nel modo di commentare i motori, senza il quale non sembra più nemmeno lo stesso sport, Guido Meda c’è, tutti in piedi sul divano, per leggere le sue risposte alle mie domande!

Guido, la stagione è incominciata con una vittoria del Dovi in Qatar, su una Ducati. È giusto tifare italiano?

Penso di sì, assolutamente. Se non giusto, sicuramente istintivo, specie se prevale la relazione umana. In quel mondo lì io personalmente ho maturato relazioni umane con tutti, anche con molti stranieri, però ho visto crescere tanti ragazzi italiani che vincono oggi e sentir suonare l’inno di Mameli è una cosa che ti fa stare sempre bene!

Questo è un tema che accende molto i tifosi. Spesso assistiamo a una sorta di Italia – Spagna, ma anche a “faide interne”, perché?

Come tu sai molto bene, nelle moto c’è una rivalità assolutamente sana e leale, al di là dei fatti che ci hanno divisi alla fine del 2015. Ovviamente ti senti più contento quando il blocco italiano va meglio del blocco spagnolo. Penso che l’Italia abbia bisogno di vittorie, di personaggi positivi, di bandiere che si alzano e di inni che suonano!

Noi conosciamo bene Marquez e Valentino, tu poi li conosci in profondità, anche a livello personale, intimo, umano. Che differenze principali vedi tra questi due fenomeni?

Abbastanza poche dal punto di vista dell’individualismo e del talento. Sono persone nate così, anche nel DNA. Ho la sensazione che Marquez sia uno che, senza sfociare nell’illecito, abbia spostato alcuni confini più avanti, anche quello del fairplay. Rossi non l’avrebbe mai fatto. Marquez è il figlio semi-perfetto di questa generazione di motociclisti tecnologici, dentro nel business, mantenendo una comunicativa umana di alto livello. Sono due cannibali della vittoria! Molto simili in questo. Anche come dimensione umana Valentino è una gran persona, spero che Marquez segua la stessa strada.

Infatti Vale mi manda sempre, tramite il suo fans club, cappellini e magliette da mettere all’asta per beneficenza…

Sì, però anche Marquez se glielo chiedessi, probabilmente, te li manderebbe. Per chiudere questa vecchia questione, potremmo dire semplicemente che vogliono decidere chi è il capobranco, e forse stanno trovando un equilibrio. Facciamo un passo avanti.

Facciamo un passo avanti: chi vince questo mondiale?

E che ne so? Razionalmente ti direi Marquez. È a posto fisicamente, la Honda ha fatto passi avanti notevoli in tutti i suoi comparti, e sembra la moto perfetta per lui, come ha dimostrato in Qatar, dove è arrivato a 27 centesimi dal Dovi. E il Qatar come pista è l’anti-Honda! Poi, irrazionalmente, ci metto Dovizioso e Rossi, perché spesso la parte irrazionale si prende le sue belle soddisfazioni. E continuando a credere in Rossi, ho sempre avuto ragione io! Domenica scorsa Rossi era lì, puntuale come le tasse (senza doppi sensi!).

Rossi è il pilota più grande di tutti i tempi?

Se lo chiedi a Guido, come amico, ti dice di sì. Se lo chiedi a Guido Meda, come professionista, ti dà una risposta più tecnica, e ti dice che sono piloti incomparabili, sono ere troppo differenti. Agostini faceva tre categorie in una volta, oggi sono iperspecializzati. Rossi ha attraversato almeno tre se non quattro generazioni di piloti, confermandosi sempre molto presente. Ha portato nel motomondiale una leggerezza che prima non c’era o che non vedevi, con un’attitudine fortissima alla comunicazione, anche oggi. Se vai a guardare il numero di vittorie, gliene mancano 7 per raggiungere Agostini, versatilità nel cambiare moto, stile di guida, la maniera di correre, di stare in pista, probabilmente Rossi è il più grande della storia. Se la riduci ai freddi numeri ne manca un pezzo!

Parliamo proprio di Guido Meda, come professionista. Tu sei, anche grazie a sky, che ti valorizza con grandi mezzi, Il motociclismo, nel senso che ormai per gli italiani guardare le gare senza il tuo commento è molto meno divertente. Cos’hai portato di nuovo, nel modo di raccontare queste gare di matti che piegano a trecento all’ora?

Questo lo dici tu e mi fa piacere, io non ho mai avuto una grande percezione di me stesso. Mi fa piacere se me lo dicono, ovviamente, però cerco di tenerla un po’ imbrigliata questa cosa. Forse ho avuto la fortuna di incappare, quando ho iniziato, essendo molto molto giovane, in un Rossi ultra ultra vincente, e di trattarlo con un linguaggio che fosse sorprendente per tutti. Noi venivamo da un periodo di RAI, che aveva telecronache paludate, molto ortodosse e molto pulite. Per cui io, che non ho altro linguaggio se non quello che conosci, ho trovato terreno fertile, con uno slang meno ingabbiato, più tifoso, più arrembante. Poi sia dove lavoravo prima, che oggi a sky, ho sempre avuto anche gli spazi necessari, e quello ti agevola molto.

@andreabricchi77

Tags:
motogpguido meda




in evidenza
Madrina del "Roma Pride" e "Sinceramente' remix con Bob Sinclair

Annalisa fa doppietta

Madrina del "Roma Pride" e "Sinceramente' remix con Bob Sinclair


in vetrina
Premier League, nuova bufera su Tonali: accusato di scommesse anche in Regno Unito

Premier League, nuova bufera su Tonali: accusato di scommesse anche in Regno Unito


motori
Renault 5 E-Tech Electric in tour a Parigi per svelarsi al grande pubblico

Renault 5 E-Tech Electric in tour a Parigi per svelarsi al grande pubblico

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.