Roma distrugge la Lazio nel derby. Spalletti: "Mi spiace per Totti, ma..."

"Dobbiamo guardare tutto cio' che ci passa intorno per farci trovare pronti, pero' quattro punti sono tanti per una squadra come il Napoli, bisogna essere bravissimi". Luciano Spalletti si gode il 4-1 alla Lazio che permette alla Roma di blindare il terzo posto e sognare il secondo, anche perche' il 25 aprile Sarri fara' visita all'Olimpico.

Parlando del match di oggi, il tecnico della Roma sottolinea che "quando giochi con una squadra che ha delle qualita' individuali cosi' ed e' allenata da Pioli, non puoi vincere facile, devi per forza passare quel momento in cui c'e' la reazione degli avversari e bisogna essere bravi, in quelle situazioni li', a metterci qualcosa in piu' anche in quello che sappiamo fare di meno, come difendere. Pero' - spiega ai microfoni tv - Manolas e Rudiger sono stati dei giganti". Complimenti per tutti, "i ragazzi oggi sono stati bravi, potevamo sfruttare anche meglio certe situazioni ma le scelte sono state giuste, e' stata interpretata bene la partita e bisogna fare loro i complimenti e basta, c'e' poco stavolta da dirgli".

Dzeko "e' entrato bene in partita, pero' fino a quel momento li' c'erano state le situazioni per poterla chiudere. Poi non la chiudi, entra lui, fa bene la parte che deve fare, e abbiamo proseguito nella gestione della partita. Potevamo chiuderla pero' prima - dice Spalletti - E' sempre la squadra che reagisce, come contro l'Inter. Dentro la reazione Dzeko ha fatto la sua parte, non e' mai un giocatore, e' sempre il carattere e la rabbia della squadra. E' entrato e ha fatto un bel gol, non era facile anche se a porta vuota. E' stata pero' la squadra, nessuno ha dato il 'la' alla vittoria, la squadra ha vinto il derby e Dzeko ha fatto la sua parte".

El Shaarawy e Perotti ancora fondamentali: "Sono eccezionali - afferma il tecnico giallorosso - Perotti e' piu' formato nel carattere, Stephan invece deve metterci quel pezzettino di rabbia in piu' per il gol. Gli ho chiesto in settimana, ma di testa non segni? Sei alto, hai la cresta...Ha fatto un gran gol, poi ha gestito 3-4 palle gol pensando che aveva gia' segnato e non che doveva chiuderla, gestendo la palla. E' leggera la differenza ma deve migliorare. E prima migliora e prima diventa un campione".

Capitolo a parte lo merita Totti. "Sono il primo a essere dispiaciuto per non aver messo Francesco in campo. Ci potevano essere le condizioni, doveva fare la sua parte in campo oggi - ammette il tecnico della Roma nel dopo partita - Pero' poi quando mi rimetto a sedere in panchina e faccio l'allenatore devo considerare altre cose: ho giocatori quasi forti come Totti e devo tenere in considerazione tutti. Pero' ripeto, sono il primo a essere dispiaciuto".