Serie A, Sarri si arrende alla Juventus e deprime Napoli e il Sud
Sarri si arrende alla super-Juve? Ma così deprime Napoli e alimenta il vittimismo
Don Maurizio Sarri, dopo la pesante sconfitta del Napoli a Bergamo, ha detto : "La Juve, che ha quattro punti di vantaggio sul Napoli, è di un’altra categoria e sta facendo il campionato di uno squadrone di un’altra categoria. Non abbiamo mai avuto l’idea che il nostro campionato dovesse essere in parallelo a quello della Juve. Siamo una squadra giovane, che deve crescere".
Esternazione legittima, quella dell'allenatore del club campano, ma che suscita notevoli perplessità. La resa ai campioni bianconeri, dopo la settima giornata, è prematura ed equivale ad una doccia gelata sulle ambizioni dei tanti tifosi del Napoli. Non velleitarie dopo i rilevanti investimenti, fatti da don Aurelio De Laurentiis, all'indomani dello choc, per tutto l'ambiente, ancora non superato, che è seguito alla decisione di Higuain di accettare la sontuosa proposta della Juventus.
E, inoltre, la dichiarazione di Sarri alimenta il vittimismo, uno degli aspetti negativi, non solo nel calcio, del Mezzogiorno. Dove molti ritengono che, per i campani e per i meridionali, non valga neppure la pena di impegnarsi, in tutti i settori, in quanto ogni cosa è già stata decisa, a loro danno. In seguito a "infami gombloddi" o per colpa del destino, cinico e baro...E a Napoli e al Sud, pertanto, non resterebbe che rassegnarsi alle batoste, nel calcio, in politica, nello sviluppo industriale, nel progresso sociale e nell'avanzamento culturale....
Pietro Mancini