Torino, Cairo perdona Quagliarella. E riprende Immobile
"Ha commesso una leggerezza che non si fa, non esultare ci sta, e' una scelta che un giocatore puo' fare, mi ha raccontato che una volta ha esultato contro il Toro e i tifosi non dimenticano, ma l'ha fatto perche' era reduce da un periodo difficilissimo, non segnava da tanto tempo, poi gli e' dispiaciuto averlo fatto". Il presidente del Torino, Urbano Cairo, torna sulla mancata esultanza di Fabio Quagliarella dopo il gol realizzato al San Paolo.
Passi per la scelta di non festeggiare il gol appena realizzato, ma "le scuse ai tifosi del Napoli no, non le ho apprezzate - ammette il numero 1 del club granata in un'intervista trasmessa da Sky Sport 24 -. L'ho rimproverato, mi ha spiegato che c'era anche un motivo familiare, i suoi vivono a Napoli, i tifosi azzurri gia' lo avevano beccato perche' e' andato alla Juve, era un po' preoccupato e ha commesso questa leggerezza. Ha chiesto scusa, credo vada perdonato, anche perche' e' un giocatore che vuole bene al Toro, e' nato e cresciuto con il Torino, e' molto affezionato al nostro club, ha fatto tanti gol l'anno scorso, ne ha fatti 5 quest'anno, ne puo' fare molti di piu', credo sia un giocatore importantissimo che va perdonato, io lo perdono e credo che lo faranno anche i tifosi del Torino".
Il perdono varrà la conferma al Torino per Quagliarella? Le parole di Cairo lo fanno pensre, anche se i fatti raccontano del ritorno di Ciro Immobile. E' praticamente fatta per l'attaccante napoletano che non è riuscito a rendere come come ci si attendeva con la maglia di Borussia Dortumund e Siviglia. Proprio il club andaluso e il Torino stanno definendo i dettagli sul prestito oneroso (1 milione) con diritto di riscatto (6-8 mln). Immbile vuole fortemente tornare nella squadra con cui si laureò capocannoniere due stagioni fa. La sua rinascita in granata potrebbe aiutarlo magari per convincere Conte a convocarlo in nazionale a Euro 2016.
Intanto Cairo ha parlato anche del futuro di Maksimovic? "Gli ho detto di rimanere con noi fino a giugno. Poi, vedremo".
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