Zika, Tania Cagnotto: "Voglio un figlio e ho paura. E a Rio 2016..."

Zika terrorizza tante persone, compresi gli atleti. Soprattutto quelli che dovranno partecipare alle Olimpiadi di Rio 2016, in programma quest'estate. La situazione sanitaria in Brasile desta naturali ansie e nel Paese c'è la psicosi per il virus. Anche Tania Cagnotto non nasconde le sue paure, soprattutto perchè nella capitale brasiliana lei dovrà andarci già per le qualificazioni olimpiche in programma dal 19 al 24 febbraio.

"Caspita che colpo di fortuna", dice con amara ironia. "Questa maledetta zanzara che infesta le mie notti e i miei sogni", dice a Repubblica. La preoccupazione è umana, soprattuto visti gli effetti che la puntura può causare. "Quale donna di buon senso non lo sarebbe?", dice la 30enne di Bolzano. "Voglio un figlio, e ora ho paura " racconta la plurimedagliata al trampolino (un oro mondiale e 17 europei).

La Cagnotto teme che Zika "potrebbe sconvolgere la mia vita, e quella del futuro bebè, visto che gli effetti più gravi del virus finora si sono avuti proprio sui nascituri". Il ministro della sanità brasiliano rassicura, ma Tania non è serena: "Mi fa molto piacere, solo che c'è un piccolo dettaglio, per quanto mi riguarda ed è quello che io - come tanti altri atleti - parta e sia in Brasile proprio in questi giorni di grande caos".

La soluzione: "Usare repellente a gogò e vestirmi e andare in giro con vestiti molto chiari. Quando torno dal Brasile farò degli esami per vedere se sono riuscita a scansare la puntura di questa zanzara maledetta".