Tim: azionisti a carte coperte, il 58% del capitale ai soci esteri
La composizione del capitale di Telecom. La scheda
Sono gli investitori istituzionali in gran parte esteri a dominare il quadro dell'azionariato di Tim, a poco piu' di un mese dall'assemblea del 24 aprile che comportera' per i soci del gruppo la necessita' di schierarsi tra i due contendenti, da una parte l'azionista di maggioranza relativa, Vivendi, dall'altra il fondo Elliott. L'elenco degli azionisti conosciuti di Tim e' presto fatto: Vivendi detiene il 23,94% del capitale, Elliott ha dichiarato di avere il 3% che diventa 5% considerando altri strumenti finanziari.
Sotto la soglia del 5% sono tutti gli altri investitori, che non hanno obbligo di comunicare la propria partecipazione e le eventuali variazioni. Nello scorso agosto ad esempio Blackrock aveva il 4,96% di Tim, da allora la quota potrebbe essere rimasta invariata o potrebbe essere diminuita; idem per Jp Morgan, che a luglio deteneva il 3,72%.
Nel complesso, a settembre 2017, secondo il sito di Tim, gli investitori istituzionali esteri avevano il 58,02%, gli istituzionali italiani il 3,78%, alla voce 'altri' figurava una quota del 13,18%. Queste cifre, una o piu' di una, sono ora variate perche' bisogna conteggiare l'inserimento di Elliott con il 5%.