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Usa, 20 milioni di nuovi lavori, Italia 1 milione di redditi di cittadinanza

 

‘Italia, un paese di santi, poeti, navigatori, vacanzieri e di gente che si accontenta’.

 

Certo la vista del nostro paese da lontano ti aiuta talvolta ad essere più equilibrato, imparziale e a leggere la realtà in modo più distaccato e meno offuscato da talk show nostrani e da articoli di una stampa, a volte, purtroppo orientata.

 

Casualmente a New York nel giorno in cui , quasi in contemporanea sono uscite due notizie economiche dagli Stati e dagli Stati Uniti, ho potuto osservare l’impatto percepito e presentato dai media americani e da quelli italiani.

 

Prima osservazione è che i media più importanti dei due Paesi hanno dato, alle due notizie, enfasi positiva.

 

La vera sorpresa era che le notizie erano diametralmente opposte.

 

Italia e Usa , in economia due realtà opposte

Negli Stati Uniti tutti, in primis Donald Trump, hanno gioito del fatto che l’economia stia avanzando molto forte e che questa crescita si  stia riflettendo sui posti di lavoro.

 

Il tasso di disoccupazione è sceso al 3.6%, il più basso da oltre 50 anni. Negli ultimi dieci anni sono stati creati oltre 20 milioni di nuovi posti di lavoro. Sono stati rilevati ben 103 mesi di seguito di trend positivo in questo processo di creazione di lavoro.

Un vero e proprio miracolo. Un boom.

 

In Italia quasi la stessa enfasi ( ed è questo il vero mistero) è stata data ad un paio di altre notizie.

 

La prima, ‘venduta’ come un quasi come un miracolo è che stiamo crescendo alla stupefacente velocità dello 0,2%. La seconda è che abbiamo raggiunto la cifra di un milione di richieste per il reddito di cittadinanza. Molto meno del previsto e quindi si potrebbe immaginare che, nella realtà, gli italiani sono menopoveri di quanto il Governo si aspettava.

Italia e Usa, in economia due realtà opposte. Non cresciamo ma siamo felici ugualmente

Insomma non cresciamo, abbiamo una disoccupazione alta ma diamo soldi assistenziali. Sorprendentemente riusciamo a convincerci che stiamo in salute.

 

In testa nelle domande di reddito di cittadinanza Sicilia e Campania, regioni che non possono essere definite le locomotive del Paese.

In quelle regioni, e non solo in quelle, i giovani senza lavoro o se ne vanno o aspettano di entrare in graduatoria per reddito di disoccupazione o cittadinanza.

‘Così è se vi pare’ avrebbe detto Luigi Pirandello.

 

Ma in fondo lo 0,2% perché dovremmo lamentarci, in economia uno 0 virgola è sempre meglio dello zero senza virgola.

E poi mica tutti hanno una crescita che ha un valore pari al valore sul PIL dei capitali della mafia nostrana. Forse Colombia e Messico per il 'grande apporto' del narcotraffico.

 

E quindi, nonostante le buone intenzioni di un Governo diviso, dobbiamo rassegnarci ad essere un  Paese più che maturo praticamente frollo, e con prospettiva di crescita, al momento, pari a zero.

Senza dimenticare che negli ultimi 10 anni siamo diventati più poveri di oltre il 14%.

Che ci rimane?

Le vacanze, i ponti, la voglia di fare i furbi.

 

Fino a quanto dureremo?

Chissà, ma siamo sulla strada buona per affondare.

 

 

In ogni caso ci rimane sempre la buona cucina, la musica e la speranza, che è sempre l’ultima a morire.

 

Buona cucina, musica e speranza le stesse opportunità che avevano sul Titanic.

 

 

 

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    Tags:
    reddito di cittadianzadisoccupazioneusaitalia


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