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Viaggi
Belgio, le mille luci di Bruxelles e della Vallonia: dal cioccolato alla birra

Il Natale rende ancora più affascinante il Belgio, soprattutto la sua capitale, Bruxelles e la Vallonia, con il suo incredibile mix di storia, cultura, tradizioni popolari e bellezze architettoniche.

Se scegliete il periodo che va da dicembre a gennaio per visitare questa “regione” d’Europa non potrete che essere rapiti dalla bellezza dei mercatini di Natale, una vera e propria tradizione che negli anni si è andata consolidando sempre di più. Questi piccoli villaggi all’interno delle città offrono al turista tutte le prelibatezze locali, dal famoso cioccolato belga ai formaggi e alla birra. Ce ne sono decini di tipi, alcune prodotte da piccoli birrifici che vantano una tradizione secolare.

Punto ideale per partire alla scoperta del Belgio può essere sicuramente Bruxelles, che non rappresenta solamente la capitale dei belgi ma è considerata di fatto la capitale dell'Unione europea per la presenza di alcune delle sue più importanti istituzioni, tra cui la Commissione.

Da non perdere anche se avete poco tempo a disposizione la Grand Place, la piazza centrale dove si affacciano i maggiori monumenti cittadini e le affascinanti case delle antiche corporazioni dei mestieri, ognuna decorata finemente con i simboli delle professioni che vi avevano sede. Non è un caso che questo luogo venga ritenuto una delle più belle piazze del mondo e nel 1998 è stata iscritta nella lista del patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.

Durante le festività natalizie si può assistere a dei meravigliosi giochi di luci e suoni che non hanno eguali nel resto d’Europa. I palazzi di questa grande piazza vengono allestiti con speciali sistemi di illuminazione che si accendono e cambiano colore con regolarità mentre una musica accompagna questo gioco di luci e suoni.

Ma non si può andar via da Bruxelles senza aver fatto una visita al Manneken Pis, una piccola statua in bronzo, che rappresenta un ragazzino intento a fare pipì e che viene considerata come il simbolo dell'indipendenza di spirito degli abitanti di questa città.

L’altro simbolo della capitale belga è l’Atomium, una costruzione in acciaio che rappresenta i 9 atomi di una cella unitaria di un cristallo di ferro e che venne costruito in occasione dell'Expo del 1958. Sarebbe dovuto durare sei mesi, ma fu talmente apprezzato che non fu smontato. Al contrario è diventato una tappa fissa per chi visita Bruxelles e salendo fino all’ultima sfera si può godere anche di un ottimo panorama della città.

Da Bruxelles ci si può spostare con facilità in Vallonia, per visitare (almeno) Liegi e Mons. Se avete la possibilità a Liegi è piacevole arrivare in treno per entrare subito in contatto con una delle bellezze moderne che offre questa città, la stazione dell’archistar Santiago Calatrava. L’opera, inaugurata nel 2009, è al tempo stesso grandiosa e leggera, tanto da essere stata definita una “cattedrale di luce” e il biglietto da visita ideale per la città di Georges Simenon.  Sulla Grand Place si affaccia l'Hotel de Ville, imponente edificio gotico del XVsecolo. Una curiosità: sul muro esterno, vicino all’entrata principale è seduta una piccola scimmia di ghisa nota con il nome di Singe du Grande Garde e si dice che porti fortuna a chi le accarezza la testa con la mano sinistra.

A sud-ovest della Grande Place si trovano vie medievali ben conservate e la Collegiata di Santa Valdetrude, una bella chiesa in stile gotico-brabantino. Particolarità della cittadina, la Doudou o Ducasse, la festa della patrona della città in occasione della quale si trasporta il Car d'Or con l'urna di Sainte-Waudru.

Merita una sosta la Beffroi di Mons, la torre civica che risale al 1661 e venne eretta in forme barocche, per racchiudere un carillon di 47 campane che è possibile ammiirare dall’interno salendo gli 87 metri di altezza di questo imponente edificio iscritto tra i Patrimoni mondiali dell'umanità dell'UNESCO.

Per gli amanti della storia e delle prodezze di Napoleone vale la pena fare una sosta all’”Hameau di Lion”, il sito considerato il centro del Campo di Battaglia di Waterloo, dove l’imperatore francese venne definitivamente sconfitto e costretto all’esilio sull’isola di Sant’Elena. Si può visitare un memoriale ed immergersi, attraverso un modernissimo museo multimediale, nei giorno spaventosi che precedettero e seguirono una delle pagine più famose della storia di sempre.

Se avete tempo fate una sosta al Bois du Cazier, la vecchia miniera di Marcinelle e dove è possibile rendersi conti delle condizioni di vita dei minatori dello scorso secolo e dove lavoravano moltissimi emigrati italiani. Nel sito l’8 agosto 1956 scoppio una spaventoso incendio che causò la morte di 262 persone. Oggi è stata trasformato in un museo ed è Patrimonio Unesco, grazie anche alla volontà degli ex minatori e degli abitanti della piccola località.

Maggiori informazioni su Bruxelles e la Vallonia (viaggio in collaborazione con Twizz)

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