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Politica
Lega, Borghi: "Fermiamo l'integrazione europea, riprendiamoci la sovranità"

"Basta con l'invadenza di Bruxelles su quasi tutte le questioni, meno integrazione europea, meno Europa e più Italia"

 

"La mia proposta di legge non è vietare la bandiera Ue, è semplicemente quella di togliere l'obbligo di mettere anche la bandiera dell'Unione europea, oltre a quella italiana, in tutti gli edifici pubblici, scuole comprese. Siamo l'unico Paese europeo ad avere questo obbligo per una legge fatta da Prodi nel 1998. Togliamo questo obbligo, chi vuole la mette e chi non vuole non la mette". Claudio Borghi, capogruppo della Lega in Commissione Bilancio al Senato e candidato alle elezioni europee nella circoscrizione Centro spiega nel dettaglio ad Affaritaliani.it la sua proposta che ha scatenato molte polemiche, tra cui le critiche di Forza Italia che ha risposto a Borghi 'allora perché ti candidi alle Europee?'. "Agli amici di Forza Italia rispondo di guardare al loro simbolo, perché hanno solo la bandiera italiana e non anche quella europea?".

Nel 2014, dieci anni fa, Borghi insieme a Matteo Salvini era protagonista del 'bastaeurotour' per uscire dalla moneta unica. Che cosa è cambiato in questi dieci anni? Stiamo meglio di allora? "I problemi sono ancora tutti lì sul tavolo come prima, ma rispetto al 2014 per colpa dell'austerità e di tutta la sofferenza di questi anni non c'è più il pericolo immediato derivante dalla moneta unica. Abbiamo un surplus della bilancia commerciale, ovvero le esportazioni superano le importazioni nonostante l'euro e anche lo spread è sotto controllo", sottolinea Borghi.

"Se la domanda è: perché dieci anni fa diceva di uscire dall'euro e oggi si parla di cose simboliche come la bandiera, la risposta è che se siamo su una strada sbagliata e dobbiamo iniziare a invertire la rotta. Dobbiamo iniziare a fermare la deriva del "più Europa" e passare ad una fase nuova, quella del "più Italia e meno Europa" come spiega molto bene il nostro slogan elettorale. Si deve fermare il processo di integrazione europea che toglie potere all'Italia. Riprendere sovranità invece di cederla. Meno potere ai burocrati Bruxelles. Il MES l'abbiamo fermato ma senza segnali forti dalle urne ci riproveranno. Occorre bloccare i rischi terribili di un esercito comune e smontare i danni enormi provocati dalle folli politiche green".

L'euro è entrato in vigore ufficialmente nel 2001, nelle tasche dei cittadini, dopo 23 anni stiamo meglio o peggio? "La risposta è semplice: da quando c'è l'euro abbiamo smesso di crescere. Lo ha detto anche il ministro Giorgetti, che non è certo il primo degli anti-euro: il motivo della mancata crescita dei salari negli ultimi vent'anni è proprio l'euro. La vita di un essere umano è breve e la mancata crescita per vent'anni significa aver condannato alla sofferenza inutile un'intera generazione".

Però la Lega non dice usciamo dall'euro come nel 2014... "Al momento è inutile parlare di cose che dividono. Cominciamo a invertire la rotta e a fermare la deriva pericolosa verso un'ulteriore integrazione europea, cominciamo a costruire una maggioranza che sia d'accordo nel passare al "più Italia" poi vedremo. E' come se fossimo su un treno preso a Firenze per andare a Sud e invece ci accorgessimo che si sta andando verso Bologna. Cominciamo a scendere a Bologna e prendiamo un treno che va in direzione opposta. Poi qualcuno può fermarsi a Roma e altri possono decidere di proseguire per Napoli o anche fino a Salerno. E' inutile parlare adesso del punto di arrivo. Anche chi ha in testa l'idea più radicale deve iniziare invertendo la rotta ovvero basta con l'invadenza di Bruxelles su quasi tutte le questioni, meno integrazione europea, meno Europa e più Italia. Rimuovere l'obbligo della bandiera Ue è una piccola cosa ma i simboli sono importanti", conclude Borghi.  






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