Dare al governo italiano dell’irresponsabile, cinico e vomitevole è stata una grossa stupidaggine da parte di Macron e del suo partito En Marche. La vecchia storia della pagliuzza e della trave.
Ma il clima di indignazione patriottica che circola in queste ore tra noi, quasi un tifo calcistico, non può coprire la situazione vera.
Quando la Francia, a partire dal 2015, ha chiuso il valico di Ventimiglia ai migranti, e poi ha sospeso le regole di Schengen per la libera circolazione delle persone, la responsabilità ricadeva sugli italiani. Abituati a fare i furbi, abbiamo ignorato per anni gli accordi di Dublino sulla identificazione e gestione dei migranti: invece di registrarli, li facevamo circolare anonimi per il territorio italiano. Fino a spingerli verso le frontiere di Francia o Austria. Per quello gli stati ai nostri confini hanno risposto chiudendo le frontiere e respingendoli.
Siamo meno buoni e generosi di come ci descriviamo. I migranti sono un impiccio, un costo, un problema. Ciascuno stato dell’Europa fintamente unita spera di lasciarli – o di scaricarli – al vicino.
E’ così, e non cambia. La Turchia, che della UE non fa parte, accetta di trattenerli in cambio di qualche miliardo. E anche i Libici ragionano alla stessa maniera.
Non saprei dire se questo faccia vomitare: però, per vergognarci un po’ tutti, basta guardarsi allo specchio.