Geniali le parole di Balzac quando nel "Pére Goriot" fa dire al personaggio di Vautrin: “Noi uomini siamo talvolta così presuntuosi da pensare che l’anima sia un nostro privilegio”.
In effetti i figli della cultura cattolica non potrebbero pensarla diversamente. L’anima è un dono che arriva dall’alto, conferito da Dio al momento della nascita insegnano. Ergo, è solo dell'uomo.
L’ennesimo luogo comune che il Festival di Filosofia a Modena, sul tema dell’umanità, volendo dedicare un po’ d’attenzione anche all’animalità (l’altra metà della mela per formare il concetto di essere vivente) ha voluto sfatare dicendo: anche gli animali hanno l’anima.
Tra l’altro dei sondaggi hanno svelato che la maggior parte degli italiani (il 60% circa) ne era già convinta.
In realtà la vox populi e il Festival non hanno detto niente di nuovo, dato che la filosofia (in particolare antica, orientale e occidentale) l’ha sempre sostenuto. E in primo luogo Aristotele, preso troppo spesso come esempio di chi rinnega l’anima animale.
Ma c’è di più. Il filosofo-teologo Vito Mancuso, insegnante di teologia moderna e contemporanea all’Università Vita-salute San Raffaele, spiega ad Affari che l’anima è un principio scientifico incontrovertibile.
Anche la teologia, dunque, abbatte l'antropocentrismo appellandosi alla scienza.
Professore gli animali hanno l'anima? Come si pone la filosofia al riguardo?
“Il pensiero ha sempre riconosciuto l’anima agli animali. Soprattutto nell’antichità, basti pensare alla civiltà greca o alla religione Indù che addirittura credeva nella reincarnazione di uomini in animali.
Solo nel Seicento con Descartes, si sono sviluppate delle correnti di pensiero parzialmente contrarie, che hanno avuto seguito nell’Illuminismo. Erano però dettate dall’esigenza socio-politica di evidenziare il potenziale umano (Seicento e Settecento sono i secoli delle lotte politiche e delle rivoluzioni scientifiche)”.
Cosa significa avere un anima?
“Ogni essere vivente ha l’anima. Ritengo insostenibile la tesi cattolica per cui l’anima è la sostanza creata da Dio e infusa nell’uomo alla nascita. Nel libro che sto scrivendo lo motivo partendo dalla fisica.
Tutto è energia e tutto si muove. Gli atomi sono movimento e generano a loro volta movimento”.
E qual è la differenza tra un sasso e un animale allora?
“Nel sasso, movimento e energia sono limitati dalla materialità che è proporzionalmente maggiore. L’anima non è altro che un surplus di energia rispetto alla materialità, ciò genera il movimento. In tutto ciò che è organico c'è anima, perché lì l’energia va oltre la materia. Di anima sono dotate piante, animali e uomo”.
Già Aristotele aveva teorizzato qualcosa di simile?
“Sì è un pensiero di derivazione aristotelica, ma rielaborato in base ai dati della scienza contemporanea”.
Quindi l’anima è confermata dal sapere scientifico? Non sono concetti antitetici?
“La filosofia e la teologia devono pensare a partire dalla scienza. Questa è la grande conquista del nostro secolo. Non può essere solo dialogo: la scienza fornisce dei dati che devono essere il punto di partenza di tutte le riflessioni culturali: dalla filosofia alla teologia. Da qui la mia posizione: è scientificamente impossibile che gli animali non abbiano un'anima”.
Virginia Perini