Fallimento di un coniuge e trasferimenti immobiliari in sede di separazione
domanda
Buongiorno avvocato,
sono separato da mia moglie..e proprietario di alcuni immobili che ho trasferito a mia moglie in modo da regolare i nostri rapporti in sede di separazione una volta per tutte.
Ho anche un'attività commerciale che non sta passando un buon periodo a causa della crisi.. queste vendite sono al sicuro?
Grazie avvocato e buone cose.
risposta
I coniugi , nel quadro della regolamentazione dei loro rapporti in sede di separazione consensuale o di divorzio congiunto possono concludere accordi di natura patrimoniale aventi ad oggetto un traferimento immobiliare a favore di uno di essi o uno più figli, senza la previsione di un corrispettivo.
La legge consente infatti ai coniugi di liquidare una tantum il contributo al mantenimento del separato, o dell’assegno di divorzio, così come di porre in essere, in occasione della crisi coniugale, negozi traslativi di diritti su uno o più beni determinati.
In particolare, in ossequio al principio dell’autonomia delle parti, i coniugi possono inserire nel verbale di separazione clausole di tipo obbligatorio con le quali essi si impegnano dopo l'omologazione ad eseguire cessioni immobiliari nell’ambito della crisi solutoria della famiglia (il trasferimento avverrà in sede stragiudiziale, innanzi ad un notaio) oppure gli stessi possono puntualmente descrivere tutte le caratteristiche dell'atto di trasferimento nel verbale di separazione perfezionando così un trasferimento immediato della proprietà o del diritto reale.
In caso di fallimento del coniuge che abbia disposto l'attribuzione patrimoniale, la Cassazione la revocabilità dell'accordo, anche se omologato, con cui lo stesso ha stabilito il trasferimento di beni immobili o la costituzione di diritti reali sui medesimi ai sensi degli artt 67 e 69 legge fallimentare.
Da precisare che la revocatoria è possibile anche quando il trasferimento immobiliare non faccia parte dell'originario accordo di separazione ma sia oggetto di un accordo modificativo successivo.
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