Google cede all'antitrust Ue: "Mostrerà risultati da altri 3 motori"
Il commissario Ue per la concorrenza, Joaquin Almunia, ha detto oggi che la nuova offerta avanzata da Google per far fronte ai dubbi dell'antitrust europeo sulle ricerche e la pubblicita' su internet "vengono incontro alle preoccupazioni della Commissione". Questo apre la strada alla fine dell'indagine antitrust Ue su Google avviata nel marzo 2013. Il gigante del web nella sua ultima offerta si e' impegnato a far apparire insieme ai suoi messaggi promozionali collegati alle ricerche online, anche quelli di tre rivali della pubblicita' online "scelti attraverso criteri oggettivi," si legge in una nota della Commissione Ue. Il settore dei messaggi promozionali collegati alle ricerche era l'ultimo sul quale mancava ancora un'intesa tra Google e Bruxelles. Ora la Commissione informera' di questo nuovo sviluppo i concorrenti di Google e decidera' successivamente se rendere gli impegni di Google legalmente vincolanti.
Dal marzo 2013, la Commissione Ue ha messo Google sotto indagine per quattro diverse presunte violazioni della concorrenza e per possibile abuso di posizione dominante. Una delle questioni riguardava appunto i messaggi promozionali che appaiono insieme ai risultati delle ricerche su Google. Gli altri punti di indagine erano sull'uso da parte di Google di contenuti originali di terzi senza previo consenso; l'accordo che Google strappa ai siti web inseriti nel suo motore di ricerca di usare solo pubblicita' fornita da Google stesso; e restrizioni contrattuali imposte a suoi clienti sul passaggio ad altre piattaforme di pubblicita' online. Nel corso degli ultimi mesi Google ha avanzato offerte su tutti e quattro i temi sollevati che ora, con l'ultima offerta sui messaggi promozionali, sono state giudicate valide dalla Commissione per arrivare alla fine dell'indagine.