Renzi chiude le polemiche con Berlino
Nessuna divergenza fra Italia e Germania su rigore e crescita nella Ue. Dopo lo scontro fra il governo italiano e i falchi tedeschi ieri, il premier Matteo Renzi, il ministro degli Esteri italiano Federica Mogherini e quello dell'Economia Carlo Padoan intervengono per allentare la tensione. Renzi ricorda che "non c'è nessuna polemica con governo tedesco su stabilità e flessibilità". E lancia un messaggio diretto al presidente della Bundesbank, che ieri lo aveva criticato: "Non ho sentito polemiche da esponenti politici. Se poi parliamo di quanto detto da qualche banchiere, rispondo che la Bundesbank deve perseguire il suo obiettivo statutario, non entrare nel dibattito politico".
Oggi anche da Berlino arriva un messaggio tranquillizzante sui rapporti fra i due paesi. "Non ci sono divergenze di opinioni sul patto di stabilità e Crescita europeo - fa spare il governo - .Non c'è differenza fra Italia e Germania. Remiamo nella stessa direzione". Ne è convinta anche la titolare della Farnesina che poco prima, a Radio Capital, ha detto: "Non c'è una crisi diplomatica" con la Germania, ma una "discussione politica", anche con altri Paesi, su come "interpretare il patto di stabilità". L'Italia secondo il ministro "sta esercitando un peso europeo nuovo, che apre interessanti possibilità". L'importante, ha sostenuto il capo della diplomazia italiana, è avere un "filo diretto" con Berlino.
"Filo diretto tra Renzi e Merkel". E poi ha spiegato. "C'è un filo diretto tra Italia e Germania, tra me ed il ministro degli Esteri Steinmeier e tra Matteo e Angela Merkel. Bisogna uscire dall'idea di un'Italia e dei Paesi del sud Europa contro quelli del Nord perchè abbiamo obiettivi comuni". Per la Mogherini "si tratta di capire come condividere questa volontà e trovare strumenti concreti per uscire dalla crisi e rilanciare l'economia europea".
Padoan: "Nessun problema". Una questione sulla quale è intervenuto con toni tranquillizzanti anche il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. "Non c'è nessun problema con la Germania. Ieri ho avuto un lungo colloquio con il mio amico Schaeuble. Non c'è nessun problema - dice Padoan, rispondendo ai cronisti a margine di un convegno Bei-Cdp - . Nei prossimi mesi possiamo fruttuosamente lavorare insieme agli altri Paesi membri dell'Europa per rimettere crescita e lavoro al centro dell'agenda economica".
Dichiarazioni quelle degli esponenti del governo che gettano acqua sul fuoco dopo le tensioni di ieri fra Italia e Germania. Ieri il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, era intervenuto così: "Renzi ora ci dice cosa fare" ma "fare più debiti non è il presupposto della crescita". Sulla stessa linea il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble: "Rifiuto il tema della flessibilità. Abbiamo bisogno di crescita questo sì, e di investimenti". Secca la replica di Palazzo Chigi: "Se la Bundesbank pensa di farci paura forse ha sbagliato Paese. Sicuramente ha sbagliato governo". Discussioni, che hanno fatto pensare a un inasprimento dei rapporti diplomatici, ma che oggi sembra superata.
"Se non trovassimo un presidente della Commissione Europea, vedrei bene Giorgio Napolitano: sono impressionato dal suo entusiasmo". Lo ha detto il presidente della Commissione Europea, Jose Manuel Barroso, in conferenza stampa a Villa Madama.