Salini (Ncd): “L'Europa tuteli e aiuti le famiglie”
Di Tommaso Cinquemani
europa@affaritaliani.it
Presidente Salini, per la sua campagna elettorale lei ha scelto lo slogan 'Riprendiamoci l'Europa', come mai questa scelta?
"In questa affermazione c'è un'assunzione di responsabilità verso la dimensione comunitaria, che è l'aria che respiriamo. A volte è un'aria un po' inquinata, ma non per questo decidiamo di smettere di respirare. L'Europa è la nostra dimensione e noi vogliamo riprendercela, perché ci sono interferenze con lo spirito comunitario che ne stanno modificando la natura e il vero scopo".
Secondo lei c'è una carenza di democrazia in Europa?
"Dopo l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, almeno formalmente, c'è stato un aumento della democrazia in Europa con un rinnovato protagonismo del Parlamento, l'unico organo veramente espressione della volontà popolare. La responsabilità maggiore della realizzazione di questa democrazia sta nelle mani dei partiti. Non possiamo pretendere che un grillino cambi la democrazia al Parlamento europeo perché non conta nulla. E non conta nulla perché non appartiene alle forze che determinano la concreta attività del Parlamento".
Voi starete bene all'interno del Partito popolare europeo, una formazione che ha fatto delle politiche d'austerity la sua bandiera?
"I richiami all'austerità sono indirizzati ai politici che in questi anni hanno creato il debito pubblico. Certo i richiami all'austerità, svincolati da una disponibilità ad attuare una politica di sviluppo reale, sono scorretti".
Probabilmente Renzi chiederà all'Europa una deroga che permetta all'Italia di sforare il tetto del 3% del deficit per investire nella crescita. Voi, come Ncd, lo sosterrete?
"Renzi fa bene a chiedere una deroga ai limiti imposti dal Fiscal compact perché in Italia ci sono conclamati processi di riforma e soprattutto misure favorevoli alla crescita. Noi come Ncd abbiamo lasciato il Pdl proprio per sostenere il governo in questo processo di riforme".
Dopo queste elezioni europee ci sarà un riavvicinamento tra il Nuovo Centrodestra e Forza Italia?
"Credo di sì. Ritengo che Forza Italia si avvicinerà al Nuovo Centrodestra, non vedo un'alternativa per i cattolici e i moderati italiani. Anche se nell'ambito della politica italiana Berlusconi non è più un argomento interessante".
In più di una occasione lei ha parlato di 'radici cristiane dell'Europa'. E' un tema che porterà a Bruxelles se dovesse essere eletto al Parlamento europeo?
"Io voglio che l'Ue si esprima con forza sui pilastri della società europea: la vita, la famiglia e l'impresa. Questi principi devono avere rango costituzionale nell'impianto comunitario. Fino ad oggi l'Ue ha deciso di non sbilanciarsi su questi temi e gli effetti si vedono nelle politiche sociali ed economiche".
In che senso?
"Ad esempio nelle politiche di aiuto alle famiglie si fa poco. Generare figli è una cosa bellissima, sana e che dà forza alla società e all'economia. L'Europa però non aiuta le famiglie e le mamme europee non generano figli: non si raggiunge la soglia del ricambio generazionale e questo, in termini culturali, ha generato degli effetti preoccupanti. Abbiamo una società che è sempre più anziana".
Sui matrimoni gay pensa che l'Europa dovrebbe dire la sua?
"A me interessa che l'Ue abbia il coraggio di dire che cos'è la famiglia. Non credo che la vita della famiglia debba essere normata nel dettaglio".
Per lei che cos'è la famiglia?
"Per ma la famiglia è costituita da un uomo e da una donna che generano figli".