Fabi, dalle banche quasi 13 miliardi in più per i mutui. Ma i prezzi per i cittadini restano alti

Nell'ultimo anno, "la crescita e' stata di circa 12,8 miliardi", segno di una ripresa solida, ma non accompagnata da una piena riduzione del costo del credito

di Sandro Mantovani
Economia

Fabi, dalle banche quasi 13 miliardi in più in un anno per mutui casa

"Con la serie di tagli ai tassi decisi dalla Banca centrale europea a partire da giugno 2024, il mercato dei mutui in Italia ha ritrovato slancio, ma il meccanismo di trasmissione della politica monetaria dalle banche alle famiglie continua a funzionare solo a metà".

Lo scrive la Fabi in un'analisi ad hoc, spiegando che "dall'inizio del 2022 allo scorso settembre, lo stock complessivo dei mutui alle famiglie e' cresciuto di oltre 25 miliardi di euro, passando da 410,3 a 435,7 miliardi, con un incremento del 6,2%".

Nell'ultimo anno, "la crescita e' stata di circa 12,8 miliardi - si legge nel dossier del sindacato dei bancari - segno di una ripresa solida, ma non accompagnata da una piena riduzione del costo del credito. Se, infatti, la Bce ha portato i tassi ufficiali dal 4,50% del 2023 al 2,00% nell'estate del 2025, il costo medio dei mutui in Italia e' rimasto elevato: i tassi effettivi applicati dalle banche si sono stabilizzati tra il 3,6% e il 3,8%, con il taeg medio che a settembre 2025 si attesta al 3,71%".

I dati sui finanziamenti alle famiglie, aggiornati a settembre, sottolinea la Fabi nel dossier, delineano un quadro caratterizzato da andamenti divergenti: "Da un lato si osserva un incremento deciso del credito al consumo, dall'altro una crescita piu' contenuta dei mutui e una contrazione significativa dei prestiti personali".

Il confronto tra i due principali intervalli temporali di riferimento quello annuale e quello triennale consente di comprendere con maggiore precisione l'evoluzione dei comportamenti finanziari delle famiglie italiane. Nel raffronto tra settembre 2025 e settembre 2024 emerge un aumento del credito al consumo di circa 5,1 miliardi, pari a una variazione positiva del 4,14%, la piu' accentuata tra tutte le categorie esaminate.

Anche i mutui registrano un incremento, seppur piu' contenuto, pari a 12,8 miliardi (+3,03%). In controtendenza, invece, i prestiti personali segnano una riduzione di quasi 5 miliardi (-4,8 miliardi), corrispondente a un calo del 4,05%. Complessivamente, l'ammontare totale dei prestiti alle famiglie cresce dell'1,98%, un ritmo moderato e diffuso, sostenuto in modo particolare dalle componenti dei mutui e del credito al consumo.

Il quadro triennale che mette a confronto settembre 2025 con gennaio 2022, periodo che comprende le ultime fasi della pandemia, il picco inflazionistico e la stretta monetaria della Bce offre indicazioni ancora piu' significative. In questi tre anni, il credito al consumo mostra un'espansione marcata di 18,7 miliardi, pari a un aumento del 16,88%.

Anche i mutui crescono in misura piu' ampia, con un incremento di 25,3 miliardi (+6,19%), mentre i prestiti personali registrano un forte ridimensionamento, con una perdita di 29,5 miliardi, corrispondente a un calo del 20,80%. Nel complesso, la crescita del credito alle famiglie su base triennale risulta quindi lenta, pari al +2,20%, ossia 14,5 miliardi in piu'.

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