Legge di Bilancio 2024 da 20-25 miliardi. I provvedimenti. Anteprima

Asse Meloni-Giorgetti per arginare gli 'appetiti' dei partiti della maggioranza

Di Alberto Maggi
Politica

Governo, sarà la manovra prima delle elezioni europee. Battaglia su...

 

Siamo ancora in piena estate ma i partiti della maggioranza, dietro le quinte, stanno già lavorando alla Legge di Bilancio per il 2024. Sarà un appuntamento particolarmente delicato e un passaggio molto complicato per il governo. Si tratta della manovra prima delle elezioni europee e quindi ogni partito cercherà di portare a casa risultati da spendere poi in campagna elettorale.

Ma il rallentamento dell'economia, visti i dati economici della Germania, il rialzo continuo dei tassi di interesse da parte della Bce e l'inflazione sono macigni sull'azione dell'esecutivo. In più c'è l'occhio attento dell'Unione europea che, con la difficile partita del Pnrr, non consentirà di fare eccessivo deficit e, anzi, pretende una diminuzione in prospettiva del debito pubblico. Di sicuro c'è che la maggioranza vuole confermare per il prossimo anno il taglio del cuneo fiscale fino a 35mila euro lordi di reddito e questa misura da sola costa 11 miliardi di euro.

In più c'è da mettere mano alle pensioni per evitare che torni in vigore la Legge Fornero. Quota 41 per tutti (in pensione con 41 anni di contributi a prescindere dall'età anagrafica) costa almeno 4 miliardi di euro all'anno. Poi c'è l'aumento delle pensioni minime, tema sul quale Forza Italia si batterà tantissimo essendo uno storico cavallo di battaglia di Silvio Berlusconi. Senza dimenticare gli sgravi per i neo-assunti soprattutto nel Mezzogiorno.



Si preannuncia, stando a fonti del Centrodestra, una Finanziaria da almeno 20 miliardi di euro, che potrebbe arrivare fino a 25. Politicamente però c'è tensione perché il ministero dell'Economia, guidato da Giancarlo Giorgetti, ha già chiarito ai colleghi di governo e ai gruppi parlamentari di maggioranza che non potrà esserci alcun assalto alla diligenza.

La sostenibilità del debito e i conti in ordine sono una priorità per presentarsi poi sui mercati finanziari quando si emettono titoli di Stato. In sostanza a scontrarsi saranno due visioni, quella politica da campagna elettorale e quella attenta ai conti e a tenere buoni rapporti con Bruxelles. Infine c'è il tema della pace fiscale, rilanciata con forza da Matteo Salvini, che trova il sostegno di Forza Italia ma la freddezza di Fratelli d'Italia.

La partita si preannuncia complessa. Giorgia Meloni, spiegano fonti di FdI, sposerà la linea del rigore di Giorgetti, per non irritare l'Unione europea e poi giocare su altri fronti a Bruxelles, ma la battaglia nella maggioranza e nell'esecutivo sarà aspra. Soprattutto sul taglio delle tasse, sulla pace fiscale e sulle pensioni.

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