'Bel Espoir', Bari Città dei Giovani per la Pace

La nave "Bella Speranza" fa tappa a Bari città dei giovani.

PugliaItalia

di Dario Patruno

L’approdo a Bari l’11 settembre dopo una notte di temporale accolti da un raggio di sole e gli eventi sino al 12 della “Belle Espoir”, prima nave scuola per la Pace, rappresentano un fatto straordinario e unico per l’esperienza di convivenza umana e religiosa proposta.


 

“Come Gesù che prese una barca per andare sull’altra sponda” ha ricordato Don Alexis Leproux, Vicario episcopale per il Mediterraneo della diocesi di Marsiglia, così questi giovani hanno preso il largo per vivere una esperienza insieme, convivere. Provenienti dai paesi che si affacciano sulle sponde del Mediterraneo come Spagna, Algeria, Egitto, Libano, Siria, Italia, Francia, Palestina, la barca segno e messaggio ai governanti di popoli che come ha sottolineato l’Arcivescovo di Bari “non si rassegnano al tramonto del diritto internazionale”.  

L’arcivescovo di Marsiglia, il cardinale Jean-Marc Aveline, in occasione della Conferenza Stampa del 25 febbraio in Vaticano riferiva “Il Papa mi ha chiesto di promuovere un lavoro preparatorio per quella che potrebbe essere una rete del Mediterraneo.” Questa rete non scontata alla partenza il 1 marzo dal porto di Barcellona tocca in sei mesi trenta porti del Mediterraneo, si concluderà a Marsiglia il 23 ottobre e posso dirlo per testimonianza diretta sta divenendo realtà.

Sul veliero di 29 metri in legno,un trialbero degli anni quaranta, segno profetico e se mi consentite, bellissimo, i ragazzi sono stati accompagnati nella tappa barese da una laica appartenente all’Ordo Virginum (forma di consacrazione, un ritorno all'antichità della Chiesa, ripristinato e riconosciuto ufficialmente dopo il Concilio Vaticano II da Paolo VI, segno della Chiesa che soffre, prega e opera sulle orme di Cristo, principe della Pace).   

Creare amicizie autentiche, pregare insieme e ascoltare le preghiere di  confessioni e credi diversi, crea legami basati innanzitutto sul fattore umano. 

I venticinque giovani sbarcati a Bari provenienti da molte sponde del Mediterraneo sono stati accolti intorno a Mezzogiorno sulla nave dall’Arcivescovo di Bari-Bitonto, Mons. Giuseppe Satriano, che ha portato a bordo la focaccia barese come gesto di benvenuto. Hanno poi incontrato l’11 pomeriggio - in una Tavola rotonda all’ex Mercato del Pesce - le realtà ecclesiali cristiane della Diocesi di Bari e le Istituzioni cittadine: lo stesso Mons. Satriano, Don Antonio Lattanzio referente della Commissione per l’Ecumenismo Dialogo Interreligioso e Mediterraneo – questa si è spesa per la risuscita degli eventi - il Sindaco Vito Leccese e dalla Presidente  del Municipio 1 Anna Maria Ferretti, le realtà associative quale Pietro Piccioni (Coldiretti) con il cibo offerto gratuitamente ai ragazzi , le ACLI che hanno iniziative nel mondo di grande impatto sulla vita quotidiana delle popolazioni, Padre Giovanni Distante priore della Basilica di San Nicola; il tutto finanziato da Gaetano Frulli presidente della Fiera del Levante. 

La sera dell’11 c’è stato il primo momento di Festa “WORSHIP e momento di intercessione per la Pace” davanti al Sagrato di San Ferdinando a Bari. 

Questo evento, un unicum nel suo genere, ha visto insieme pregare per la prima volta cattolici, pentecostali e altre persone delle diverse confessioni evangeliche uniti nel celebrare un Culto. Sii è pregato, invocando la Pace, cantato e “ballato” in una agorà, spazio fisico sublimato dai volti gioiosi di quattrocento persone, straordinario, una pace che nasce dal basso, dai popoli, dai giovani e declina il valore educativo della proposta, di questa. 


 

Il 12 mattina il gruppo ha effettuato la visita della Città vecchia, iniziando da San Nicola con le guide in Italiano/Inglese, con due guide offerte dalla Diocesi di Bari; i ragazzi hanno potuto insieme ai loro accompagnatori gustare le bontà e avvertire i profumi del cibo e una cordialità sincera in Piazza del Ferrarese grazie ai banchetti allestiti dalla Coldiretti.

La sera, festa finale” con tradizioni, musiche e balli proposti dal gruppo folk “La Stella” cinquecento persone sono state coinvolte nella pizzica e altri balli in un clima degno di una festa regionale in grande stile.  I social e le emittenti televisive locali e regionali hanno amplificato queste iniziative, dando risalto ai protagonisti che non hanno sventolato bandiere ma messo in gioco le loro persone nei ruoli e nelle attività che competono in un rispetto reciproco che è stato declinato al meglio senza tatticismi in una due giorni che ha dato di Bari e della Puglia una immagine attrattiva. 

Qual è il bilancio di questa tappa barese della Belle Espoir? Positivo con un work in progress da costruire insieme, Chiesa e Istituzioni per il bene dei nostri giovani che dovranno sentirsi cittadini del mondo, candidando Bari a Città dei Giovani per la Pace. 

Nota di colore. Durante gli incontri in Pazza del Ferrarese sui monitor andavano in sequenza le immagini preziose dell’incontro “Su di te sia pace” del 7 luglio 2018” Cristiani insieme per il Medio Oriente” conservate da Don Carlo Cinquepalmi, responsabile delle Comunicazioni sociali della Arcidiocesi di Bari. 

Papa Francesco aveva lanciato un seme a Bari che abbiamo il dovere di far fruttificare. Conservo il cappellino bianco che ricorda quell’evento e mi sento un pellegrino in cammino mai sazio di Pace sempre in ricerca di un mondo migliore, consapevole che Gesù dilexit te (ti ha amato), come Papa Leone XIV intitolerà la prossima esortazione apostolica. Il contagio di queste occasioni sia ormai la scintilla innanzitutto per me ad essere ecumenico ogni giorno, sempre dovunque e comunque. 

 

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