Polignano, Traduzione Letteraria Ecumenica (TLE) del Nuovo Testamento

Sabato 5 luglio anche l’inaugurazione della mostra “La Parola scolpita”, realizzata in collaborazione con i Musei Vaticani. La nota di Dario Patruno

PugliaItalia

Sarà la suggestiva cornice della Chiesa Matrice, nel cuore del centro storico di Polignano a Mare, a ospitare sabato 5 luglio alle ore 20:30 un evento di grande rilievo culturale e spirituale. La Società Biblica in Italia, in collaborazione con la Parrocchia Santa Maria Assunta, presenterà infatti la Traduzione Letteraria Ecumenica (TLE) del Nuovo Testamento, un’opera unica nel suo genere, frutto della collaborazione tra 18 diverse chiese cristiane. Nell’occasione sarà anche inaugurata la mostra biblica “La Parola scolpita”, realizzata dalla Società Biblica con il prezioso contributo dei Musei Vaticani.


 

Alla serata interverranno Andrea De Girolamo, vicepresidente della Società Biblica in Italia, il pastore Luca Maria Negro, segretario generale della stessa Società, e don Marino D’Amore, biblista e uno dei traduttori del Nuovo Testamento TLE. Con loro ci saranno don Gaetano Luca, parroco della Chiesa Matrice di Polignano, e mons. Giuseppe Favale, vescovo della diocesi di Conversano-Monopoli (in attesa di conferma).

La TLE del Nuovo Testamento è una nuova traduzione italiana della Bibbia, elaborata attraverso un lungo e attento lavoro di squadra che ha coinvolto circa 25 traduttori e revisori. Si tratta della prima versione ecumenica italiana costruita in spirito di fraternità tra chiese cattoliche, protestanti e ortodosse. Il testo si distingue per la fedeltà all’originale greco, per la cura letteraria e per l’attenzione alla comprensibilità, con scelte linguistiche meditate che arricchiscono la lettura e aprono a nuove prospettive di fede e di dialogo. Una Bibbia cristiana ma non confessionale, pensata per chi desidera uno strumento di qualità, condiviso e inclusivo.


 

La mostra “La Parola scolpita”, che sarà aperta al termine dell’incontro, è un percorso artistico che accompagna visivamente il testo sacro attraverso opere ispirate alla Scrittura. La collaborazione con i Musei Vaticani ne fa un’occasione rara per vivere l’incontro tra arte e Parola in un contesto di bellezza e spiritualità.

Fondata nel 1983, la Società Biblica in Italia (SBI) è erede della Società Biblica Britannica e Forestiera (1804) ed è l’unica organizzazione italiana membro dell’Alleanza Biblica Universale, una rete mondiale presente in oltre 200 Paesi. Opera per la diffusione, la traduzione e lo studio delle Scritture, promuovendo un approccio ecumenico, culturale e scientifico. Con le sue pubblicazioni e attività, la SBI è oggi un punto di riferimento per il dialogo tra le Chiese e tra la Bibbia e la società contemporanea.

L’iniziativa rappresenta un’opportunità preziosa per la comunità di Polignano a Mare e per il territorio circostante e offre uno spazio di incontro tra le diverse tradizioni cristiane e stimolando una riflessione profonda sulla ricchezza e l’attualità della Bibbia.

(gelormini@gmail.com)

-------------- 

In principio era la Parola!

di Dario Patruno

La bellissima location della Cattedrale di Bari, ha ospitato nei giorni scorsi la presentazione della Traduzione Letteraria del Nuovo Testamento (TLE). Pubblicata il 25 febbraio a cura della Società Biblica in Italia e dalla Casa Editrice ELLEDICI ha la legittima aspirazione di diventare il testo di riferimento per ogni cristiano che viva in Italia per una capillare diffusione della Bibbia, obiettivo fin dalla sua nascita della Società biblica a Londra nel 1804. La Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILTC) pubblicata nel 1985 e revisionata nel 2014 conteneva una traduzione curata da evangelici e cattolici.

Questa versione del Nuovo Testamento, come precisato nella quarta di copertina, è sostenuta da Cattolici, Ortodossi ed Evangelici. E’ la prima traduzione italiana ecumenica condotta con criteri letterari di aderenza al testo originale. Il lavoro coordinato da Luca Mazzinghi docente di Sacra Scrittura alla Pontificia Università Gregoriana e Presidente della Società biblica in Italia e dal pastore valdese Mario Cignoni docente alla Facoltà valdese di Teologia nel ruolo di Segretario Generale della Società Biblica in Italia ha coinvolto quarantacinque traduttori e revisori di diverse confessioni.

Val la pena citare le confessioni cristiane coinvolte: Chiesa cattolica, Chiese ortodosse, Chiesa vetero-cattolica, 14 Chiese evangeliche. Moderato da Don Antonio Lattanzio Responsabile diocesano del MEDI (Mediterraneo Ecumenismo e Dialogo Interreligioso) nonché docente alla Facoltà Teologica Pugliese e all’Institut Catholique de Paris, l’incontro ha visto partecipare alcuni dei traduttori.

Il prof. Mario Cignoni ha sottolineato di essere stato “coordinatore” e on “direttore”, perché non ci sono direzioni ha spiegato la genesi del testo nata nel 1999 sino al 2009, uscita con libri separati. Questa traduzione è stata “opera di quindici traduttori e traduttrici di confessioni diverse che hanno lavorato, congiuntamente tra di loro, a libri e gruppi di libri”. Sono seguite una revisione e numerose riletture sino ad arrivare al testo presentato ai lettori nella versione attuale.

I traduttori sono partiti dal testo greco e ogni libro del Nuovo Testamento è stato tradotto da due persone di confessione diversa. Don Antonio Lattanzio ha aiutato i presenti ad entrare nella bellezza di un testo che nel rispetto del messaggio salvifico, invoglia alla lettura e alla riflessione sulla quantità e qualità di un testo scritto che accomuna tutti i cristiani che per secoli hanno preferito procedere su binari di incomprensioni e non comunicazione, non creando comunione e tradendo il messaggio evangelico raccomandato dall’evangelista Giovanni: “perché tutti siano una sola cosa”.

L’Arcivescovo di Bari Monsignor Giuseppe Satriano, accogliendo i partecipanti ha sottolineato il desiderio di dialogo tra confessioni diverse, desiderose di comunione e fondamentale tassello nel percorso di pacificazione che si coniuga bene nel solco del messaggio di Papa Leone che ha parlato di una pace “disarmata e disarmante”.

Sono seguiti gli interventi di Padre Michael Driga della Chiesa ortodossa rumena che si è soffermato sul fatto che le cose di Dio non interessano e quindi i cristiani non leggono la Bibbia, del prof. Valerio Bernardi, presidente del Consiglio delle Chiese Evangeliche di Bari, “La Parola di Dio è centrale e questo deriva da Martin Lutero che tradusse la Bibbia in Tedesco”.

L’intuizione di aver inserito nel testo traduttori giovani ed esperti di Sacra Scrittura è il segno di come il linguaggio e quello biblico in particolare deve essere contestualizzato e abbia bisogno di apporti diversi e creativi.

Le testimonianze di due traduttori, il prof. Luca De Santis della Facoltà Teologia Pugliese esperto traduttore che è entusiasta che al lavoro degli esperti si siano approcciati giovani studiosi come Don Marino D’Amore
della Diocesi di Taranto, giovane trentenne. Questi testimoniano come il lavoro di traduzione è un work in progress e infatti l’obiettivo è di rivedere il testo ogni trentanni e finalmente di iniziare a tradurre l’Antico
Testamento.

Don Marino ha sottolineato che il metodo di approccio nel tradurre i testi è stato plurale, graduale, scientifico ed umano. Un esempio per tutti, aver tradotto la parola greca εὐαγγέλιον “euanghélion' con “evangelo” dimostra la dinamicità di un vocabolo che indica annuncio attraverso una parola. L’unica volta in cui il vocabolo è stato tradotto con la parola “vangelo” è all’inizio del Vangelo di Marco per indicare il testo sacro e non il messaggio dell’annuncio della “buona novella”.

Ci siamo lasciati con “i compiti a casa”: comprare il testo, leggerlo insieme, pregando insieme e diffondere questa traduzione del Nuovo Testamento, facendo così la migliore scuola per crescere in umanità, la cui ricchezza non è mai troppa ed è l’unica che ci rende fratelli in Cristo “vero Dio e vero uomo”.

Tags: