Usa 2016: l'Isis monopolizza il dibattito Gop. Tutti contro Trump
Nel primo dibattito dopo gli attentati di Parigi e San Bernardino, totalmente dominato dalla questione della sicurezza nazionale, i candidati repubblicani alla Casa Bianca hanno giurato di distruggere lo Stato Islamico, ma hanno anche attaccato, Jeb Bush in testa, il frontrunner Donald Trump, messo all'indice anche per aver chiesto il divieto di ingresso dei musulmani nel Paese. "Non possiamo dissociarsi dai musulmani che amano la pace", ha detto Bush, l'ex governatore della Florida che sta cercando di rivitalizzare la sua asfittica campagna: "Donald e' grande nelle battute, ma e' un candidato del caos e sarebbe un presidente del caos".
Anche il senatore Marco Rubio, che a sette settimane dall'avvio delle primarie nell'Iowa e' in crescita, ha liquidato la proposta di Trump, attualmente in testa ai sondaggi per la nomination alla candidatura presidenziale repubblicana nel 2016, come impossibile da realizzare. L'uno dopo l'altro i candidati hanno enumerato le minacce terroristiche, radicali, islamiste e jihadiste per interrogarsi, come all'indomani degli attentati dell'11 settembre, sul giusto equilibrio tra sicurezza nazionale e protezione delle liberta' individuali e della vita privata, e hanno promesso fermezza e determinazione rispetto alla presunta debolezza dell'attuale inquilino della Casa Bianca, Barack Obama.
Unica voce discordante, quella del senatore Rand Paul, rappresentante dell'ala libertaria del Gop: "Penso che se vietiamo alcune religioni, se censuriamo Internet, ad un certo punto i terroristi avranno la meglio". Tutti compatti poi nell'attaccare Obama, ossessionato secondo loro dal 'politicamente corretto' e che ha messo a rischio le difese dell'America, per esempio accettando i profughi siriani: sul tema tutti hanno ribadito la lor opposizione all'accoglienza. Da notare infine, che i due meglio posizionati nelle inchieste a livello nazionale, Trump e Ted Cruz, hanno sempre evitato la scontro diretto, schivando bene le domande e provocazioni dei moderatori della Cnn che invece aveva utilizzato il loro possibile scontro per promuovere il dibattito.