Nella giornata del 25 Novembre, dedicata alla sensibilizzazione sul tema della violenza alle donne, è bene rammentare che Il Senato ha dato il via libera al ddl che modifica le norme in materia di violenza sessuale sulle donne e non solo. In particolare, il cosiddetto “Codice Rosso” voluto dai ministri della Giustizia e della Pubblica amministrazione, apporta significativi mutamenti all’ interno delle norme del codice penale e di procedura penale.
In particolare, in caso di denuncia – querela per violenza i tempi delle indagini preliminari subiscono un’accelerazione. Infatti, giunti a conoscenza di fatti reato contemplati dalle norme in materia di violenza, gli agenti della polizia giudiziaria dovranno trasmettere la notizia di reato immediatamente al pm e questi a sua volta sarà obbligato a sentire le vittime entro e non oltre 3 giorni dall’ avvenuta comunicazione. Così pure i termini per poter proporre una denuncia/querela subiranno un cambiamento significativo, non più 6 mesi dal fatto ma ben 12 mesi, in tal modo si consente alla vittima un maggior tempo anche per superare eventuali ostacoli psicologici che spesso impediscono alle persone più deboli di denunciare episodi di violenza .
Inoltre, viene introdotto l’utilizzo del braccialetto elettronico per chi abbia ricevuto a seguito di provvedimenti giudiziari, ordine di allontanamento e/o divieto di avvicinamento. Altra importante novità è la procedibilità d’ ufficio per il reato di atti sessuali con i minorenni , in modo che anche senza una denuncia querela da parte di genitori o altri soggetti viene aperto un procedimento per accertare la responsabilità penale.
Infine tra le diverse modifiche apportate , appare interessante l’introduzione di una nuova fattispecie delittuosa, ossia quella relativa al reato di aggressione mediante l’uso di acido, punibile fino all’ ergastolo se è causa di morte della vittima. Tali innovazioni consentiranno certamente di evitare lunghe attese da parte delle vittime che spesso abbiamo visto negli anni rimanere prive di una protezione e di un intervento giudiziario volto a punire i colpevoli di reati così efferati nella speranza di giungere ad una repressione di tali crimini nei confronti delle donne, spesso madri di famiglia, sole ed indifese.
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