Ci eravamo francamente preoccupati per la presunta anomalia che i fivestars continuavano a manifestare e con insistenza sulla loro preziosa e indissolubile moralità amministrativa e politica che li consegnava al regno delle idee più che al mondo della concretezza : lacrime e sangue di cui è impregnata la politica.
E’ bastato il solito battito d’ali e con qualche decina di click è possibile diventare in un attimo come tutti gli altri, quelli cui ci avevano detto che avrebbero fatto una guerra spietata. Ecco dunque che i mandati si valutano e non si contano, che le alleanze si costruiscono e i sindaci si dividono col nuovo Manualetto Crimi/Di Maio, todos caballeros,che sancirà ancora una volta l’ennesima occasione perduta per una strombazzata rivoluzione che si è ridotta al fuoco di un petardo bagnato.
E’ quella forza che la politica esprime nelle varie fasi delle prime, seconde e quasi terze Repubbliche, tutti idealisti, tutti combattenti ma il passo dalla trincea alla poltrona è veramente breve e irresistibile.
Ci dispiace per la Raggi che non riesce ad intercettare i voti di qualsiasi area apolitica anche se il gigantesco grillo parlante Bettini gli ha tirato una discreta volata, come è d’abitudine tra i piddini, ormai relegati al ruolo di gregari di peso, di mediani, insomma: spettatori interessati, a partire dall’ Emiliano di Puglia.
Dunque il fenomeno miracoloso di Grillo si sgonfia nella routine, nella consuetudine del “tanto meglio, tanto peggio” e non servirà giocare la carta magica del Grande Temporeggiatore per tenere le posizioni, dunque si torna alla politica delle alleanze variabili, dei distinguo, dei “penta- tutto, insomma siamo sempre al “tutto deve cambiare perché nulla cambi”, e tra gattopardi ci si capisce.
Nessuno vuole mettere alla gogna questa allegra brigata di ex-nullafacenti che si ritrovano a gestire il Paese nei suoi gangli più pericolosi ma almeno lasciateci la possibilità di potere criticare l’ennesimo Gruppo che predica bene e razzola male, e in questo momento sono e saranno sempre, in ottima compagnia.
La Piattaforma vince sempre e il marketing aiuta, dunque eccoci pronti per una nuova stagione di alleanze, di Neo-Sindaci, di Presidenti di Regione e di nuovi Personaggi e di vecchi ex-ruderi riabilitati dal terzo(e perché no, quarto o quinto mandato?),ma avevamo avvertito un cambiamento di rotta, spregiudicato, più realista del Re, e infatti tutti pronti per un avvenire radioso.
In questa roulette è difficile immaginare che cosà succederà oltre a quanto non sia già successo, ma credo che il futuro ci riserverà momenti di grande interesse e ilarità, e non significa essere sprezzanti nei confronti dei volenterosi combattenti grillini, ma guardate Dibba, che oggi deve rendere le armi senza molto onore, limitandosi a cercare una qualche forma di sopravvivenza. La Battaglia di Roma si preannuncia molto cruenta e pericolosa, non già per la tenuta del sistema capace di fagocitare anche i dinosauri ma, per l’impossibilità ormai consolidata, di darci una regola, di creare le condizioni per una qualche forma di politica accettabile, semplice e condivisa.
Vuoi vedere che da questa consultazione popolare possano nascere ulteriori stampelle per un bi- polarismo che continua a chiedersi, ogni mattina e dopo ogni elezione:ma perché tutto questo? Intanto il Presidente Conte non può far altro che continuare a sorridere.
Il buono, il brutto e il cattivo
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