Il mediterraneo è ormai un Mar Morto. Il fallimento politico dell’Europa
Mar Morto.
L’unica cosa certa al di là delle strategie e logiche contrapposte che la politica europea sui migranti non può continuare ad essere un incontro di football americano,tra quarterback enormi che si sfasciano a vicenda.
Il mare mediterraneo ormai è diventato un Mar Morto, scenario di ’ecatombe epocale ,nell’ indifferenza burocratica dei grand commis istituzionali:un affare di corpi annegati, di scarso interesse,una pratica da scaricare ai paesi meno forti
L’Italia ha sempre cercato di sopperire alle ipocrisie degli altri partner,e pur non essendo mai stata la vera meta definitiva,è sempre stata l’immensa spiaggia dove buttare i relitti umani da ammassare.
Migliaia i morti,migliaia le riunioni inutili,distinguo,nazionalismi più o meno latenti,ipocrisie e retorica e convenienze politiche hanno distrutto qualsiasi possibile soluzione del Problema.
Al fallimento politico dell’Europa corrisponde un incremento della già insopportabile drammaticità, e metà della comunicazione globale ormai riguarda questo flusso umano, ingestibile, ingovernabile se non contingentato e controllato.
Chiunque abbia un briciolo di cervello e scarse convenienze politiche se ne faccia una ragione.
I paesi chiedono soltanto di rispettare le leggi autoctone ma la pietà per i naufraghi non può lasciarci indifferenti,e mi rivolgo al continente intero e non al grande porto italico,che non vuole e non può diventare la camera di compensazione delle inadempienze di altri.
E’ bastato chiudere un approdo per far saltare nervi e sistemi ai piccoli Sovrani,ma come non vanno in Italia?
Un governo regolarmente in carica ha chiesto a 21 paesi apparentemente amici di dividere le incombenze e le gravi difficoltà che questa emergenza comporta.
Anche per rispetto della nostra storica cultura dell’accoglienza(e lo facciamo da oltre duemila anni),non possiamo accettare lezioni da nessuno, soprattutto dai veri nazionalisti dalla faccia pulita e dal cuore di ghiaccio
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