Italia tra incognite e rinnovamento. E la politica ricomincia da Ceglie
La politica ricomincia da Ceglie Messapica, Milano capitale del Capitale, la nuova Ilva, il Ponte: IMPRESSIONI DI SETTEMBRE
L’estate sta finendo e Ceglie Messapica, un piccolo borgo salentino diventa il nuovo centro della politica italiana, poche chiacchiere e molte proposte concrete. Settembre ha portato il colosso Starbucks a Milano che con l’Apple Store di piazza Liberty segna il passaggio della ricca capitale morale a definitiva capitale del Capitale. Applaudita da “giuntarossa alla riscossa”, e Repubblica.
Anche i capitalisti cambiano e ricomincia la scuola negli edifici pericolanti del paese, e ce ne accorgiamo solo dopo il crollo del Morandi e la fine dell’ultimo governo sinistro .Avete vaccinato i bambini? Altrimenti non si entra e non basta l’unguento della maga per sconfiggere la meningite o altre malattie assortite, e non è colpa della scienza se la fattucchiera non risolve il contagio da rosolia.
Con l’autunno riaprono i Palazzi di Giustizia e ricominciano a piovere gli avvisi di garanzia, a pioggia ma alcuni recapitati ad indirizzi importanti dalle parti del Viminale.
I sondaggi fioriscono e la lega del Matteo conquista un terzo dell’elettorato, mentre questo tanto vituperato governo, tiene, e gli italiani sotto l’ombrellone o durante il rientro ne hanno apprezzato l’azione,vedremo.
Finiscono le repliche in tivvù e la nuova Rai si appresta a raccontare un paese che ancora non riesce a comprendere la velocità di un cambiamento, perché il giovane Di Maio, ha fatto in qualche giorno quello che alcuni governi di economisti geniali non erano riusciti a fare in molti anni, all’Ilva di Taranto.
Evviva l’Ilva.
Perfino il festival del Cinema di Venezia quest’anno sembra il migliore del decennio,e si sono visti pochi politici,forse perché stavano finalmente lavorando,e alle Feste dell’Unità hanno chiuso i battenti per mancanza di militanti,con un enorme spreco di salamelle,Boschi e parole,vuote.
Si entra nel vivo,i tormenti della calura sono finiti,e si attende con ansia il congresso del piddì,che si preannuncia con un numero di candidati alla segreteria maggiore del numero degli iscritti.
Renzo Piano ha presentato il suo progetto per ricostruire il ponte di Genova,naturalmente non piace a nessuno (in Italia siamo anche tutti architetti), ma anche Giuseppe Verdi ha fatto qualche cazzata, e poi il Senatore è stanco di recitare perennemente la parte del genio umile. E’ solo un ponte, lui ha ben altro a cui pensare.
Ricominceranno le mostre d’arte, gli scioperi degli assistenti di volo, e forse Porta a Porta, ma sembra che l’aria fresca abbia corroborato soprattutto il paese reale che vuole partecipare come mai, al “dibattito”, quello vero e lascia a “florisgianninizorogruber” l’incarico dell’accanimento terapeutico delle vecchie formule della politica da tele-bar.
Ci siamo, l’estate sta finendo e l’aria sembra essere cambiata, la musica è cambiata e non garantisce ai vecchi tromboni i soliti posti in prima fila,con l’autunno si sa, bisogna ricominciare a lavorare, e questa volta bisognerà dimostrare di saperci fare per davvero.
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