Salvini Renzi confronto TV, macché boxe. Un noioso minuetto con Vespa regista
Salvini Renzi confronto tv: duello soft tra i leader di Italia Viva e Lega a Porta a Porta con Bruno Vespa regista
Finalmente i "due mattei" si sono sfidati nel salotto narcotizzato del Vespa, annunciato come un duello all'ultimo sangue si è risolto come un minuetto quasi programmato e controllato,senza grandi sbavature e attacchi; più battute che politica.
Non hanno ancora cinquanta anni, entrambi ma sono in politica da più di venti, anche se alla pensione non ci pensano lontanamente, e chi si aspettava qualcosa di simile all'incontro di boxe si è trovato a guardare un finto combattimento di wrestling, dove tutto è accettato perché smaccatamente falso.
I tempi dettati dal cerimonioso e antico giornalista erano molto teatrali e i due animali da palcoscenico sembravano perfettamente a loro agio,rilassati nei loro format consolidati, e forse questo si aspettavano le tifoserie che su fb hanno festeggiato i rispettivi comandanti per l'inutile predominanza.
Perché Matteo S. e Matteo R. parlano ai loro pubblici fidelizzati come in una convention di Mediaset, e dovevano solo dimostrare una supremazia rispetto al contendente, che sapevano di condividere col loro elettorato/tifoseria.
Dunque l'inutilità e se mi permettete anche una certa noia vince,se si parla di postura, di comunicazione non verbale,in assenza di argomenti e senza mai modificare di una virgola dei loro sistemi assiomatici, che hanno prodotto successi o sconfitte ma hanno posizionato i due personaggi al centro dello spompato agone politico italiano.
Da una parte la presunta invasione, dall'altra l'innovazione superstar,ecco un Matteo più vecchiotto,acido e sbuffante, dall'altra un Matteo sempre spocchiosetto e saccente, e nonostante le apparenti o reali differenze, sembrano facce della stessa medaglia,come se ci nascondessero altre realtà, altre verità
Il duello di ieri ha dimostrato che questa democrazia italiana è sempre alla ricerca di leader normali e semplificati,cerca una giustificazione alla sua difficile esistenza tra urla, risa, sberleffi, insulti e odio mediatico, e i due pistoleri(con pistole caricate a salve) hanno recitato bene la loro parte,cercando di non mettersi reciprocamente in difficoltà.
Il governo in carica era il convitato di pietra,mentre le cause che ne hanno determinato la nascita,e di cui i Due sono stati protagonisti,era sempre argomento acceso nel tabellone dello studio,e l'incontrollabile narcisismo aleggiava costantemente davanti ad ogni affermazione.
La commedia all'italiana anche ieri sera ha vinto,in attesa di Leopolde e di piazze gremite,e "che vuole signora mia,è la politica",i contendenti alla guida del paese più che rassicurarci si sono consolati a vicenda,il lumbard per aver perso il controllo del governo e il secondo per l'incubo dei sondaggi.
Per fortuna, da oggi il dibattito torna ad essere serio e digitale, sui social, e coperti dai follower, prima o poi un nuovo selfie ci salverà.
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