Non solo Venier, anche Cacciari-Calenda. In tv domina l'opposizione narcisista
Dalla politica allo spettacolo, dalla moda alla cultura e al giornalismo, nessuno è più esente dalla più tragica delle patologie contemporanee: il narcisismo
Narcisisti: dalla politica allo spettacolo, dalla moda alla cultura al giornalismo nessuno è più esente dalla più tragica delle patologie contemporanee
E’ proprio un gigantesco specchio che riflette l’ondivaga società contemporanea, dove i comportamenti un tempo sopportabili tra star e “starlette” del cinema, oggi vengono imitati in ogni ambito della vita pubblica e anche privata degli italiani. Si appare ovunque, comunque, ci vogliamo essere, farci riconoscere, dire la nostra a prescindere dall’effetto, vogliamo quella celebrità che un tempo era destinata a dieci persone per generazione, perfino gli sportivi-tatuati diventano timidi rispetto a ministri fissi on line, e deputati in sovrappeso che hanno l’ardire di farsi fotografare in costume.
Condannati alla registrazione digitale, mentre mangiano, baciano, urlano, tradiscono, verso la deriva indifferenziate di notizie inutili di fatti superflui da buttare nella discarica multimediale quotidiano. Non servono le calunnie, le fake news, il micro spionaggio, ci facciamo male da soli, denigrando, insultando, attaccando, o semplicemente odiando il mondo parallelo al di la schermo, quelli che ce l’hanno fatta. E quelli, oltre lo schermo, continuano a specchiarsi “la gente che sta bene” può essere Cacciari stanchissimo, Mara Venier, l’attricetta-silicon, Calenda semi-nudo o il comico in scarsa vena, che sembrano appartenere ad una razza che comunque riesce a scorrazzare nel recinto dell’ovvietà mostrandosi comunque bello, intelligente, famoso, leggero leggero, tra parole gesti e urla che si elidono nell’ultimo nulla, dell’ultimo talk-boom o nella auto-gogna del selfismo.
Ci si specchia per appartenenza alla casta, a qualunque tipo di casta, sempre nel senso di “io so io e voi nun sete un c……”con tanto di scuse da parte dell’intervistatore che ha osato farvi innervosire. Il narciso ormai è un carattere che viene declinato in tutte le categorie dello spirito, e dunque nella varietà c’è sempre l’alibi dell’autoassoluzione di massa, in fondo guardare la punta del proprio naso ci mette al riparo dal più grande dei problemi di oggi: guardare l’altro, confrontarsi se non addirittura capirsi.
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