Il neoministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha asserito cose emblematiche nel suo messaggio di saluto alla diplomazia italiana. Egli ha illustrato a grandi pennellate le linee programmatiche dell'azione di governo: "Migranti saranno priorità. Superare il regolamento di Dublino". Tradotto: porti aperti, con libera deportazione di schiavi a basso costo.
Ancora: "Leali a Ue e Nato, ma dialoghiamo con tutti". Tradotto: servi afasici di Bruxelles e di Washington. Insomma, Di Maio si sta rieducando ai principi del nuovo ordine mondiale, sconfessando tutto ciò che aveva fatto nel precedente governo gialloverde: la regolamentazione dell'immigrazione si rovescia nell'apertura illimitata dei porti. L'appoggio al Venezuela nel nuovo appoggio a Washington. La capacità di resistere alla Ue nella completa servitù verso Bruxelles.
Diego Fusaro (Torino 1983) insegna storia della filosofia presso lo IASSP di Milano (Istituto Alti Studi Strategici e Politici) ed è fondatore dell'associazione Interesse Nazionale (www.interessenazionale.net). Tra i suoi libri più fortunati, "Bentornato Marx!" (Bompiani 2009), "Il futuro è nostro" (Bompiani 2009), "Pensare altrimenti" (Einaudi 2017).
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