Cronache

Covid, chiudono anche i parchi di divertimento. Stagione finita

 

Milano, 29 ott. (askanews) - I parchi di divertimento sono una delle tante vittime delle restrizioni imposte per il contenimento del contagio da Covid-19. Nonostante i protocolli di sicurezza sviluppati ad hoc per la riapertura, la stagione è finita in anticipo e per quest'anno i grandi parchi hanno chiuso i battenti. Aldo Maria Vigevani, Amministratore Delegato di Gardaland, spiega la situazione."Abbiamo compreso la situazione e vogliamo rispettare le misure imposte per la tutela della salute. E' chiaro che, a fronte di un Protocollo di Sicurezza che ci è costato 1 milione di euro, dispiace vedere la stagione conclusa in soli 4 mesi.Avevamo messo a punto un Protocollo del quale eravamo molto orgogliosi perchè ha funzionato perfettamente e ha riscosso il plauso dei nostri Visitatori.Abbiamo dovuto rinunciare agli ultimi due weekend di Magic Halloween e, tenendo conto che il nuovo decreto resterà in vigore fino al 24 novembre, anche all'evento Magic Winter.Se il presente è una dura realtà, che vede migliaia di persone in cassa integrazione e senza lavoro, si spera in un futuro migliore che rimetta in moto l'economia."Innanzitutto ci auguriamo la riapertura in Primavera per accogliere nuovamente i visitatori italiani e stranieri. Sicuramente l'esperienza vissuta quest'anno relativamente alle misure di sicurezza sarà utile e il Protocollo verrà certamente ripreso e adeguato. Contiamo molto sulla conclusione dei lavori nel cantiere di Legoland Water Park - fermato dal lockdown in primavera - sul quale Gardaland ha investito 20 milioni di euro. Siamo certi che l importanza internazionale del marchio LEGO contribuirà a far ripartire non solo Gardaland ma anche l'economia di tutto il bacino del Lago di Garda, con le innumerevoli strutture ricettive che ruotano intorno al Parco, un distretto in cui il turismo è la prima fonte di sostentamento del mercato".