Cronache

Lavoro, test (quasi) infallibili per trovare candidati talentuosi

 

Milano (askanews) - In un mondo nel quale la tecnologia sta trasformando il modo in cui molti lavori vanno fatti e creando nuovi ruoli che hanno bisogno di nuove competenze il mercato occupazionale fa fatica a stare al passo, con un'offerta adeguata alla domanda. Una minaccia alla produttività, all'efficienza e alla crescita delle aziende che sta spingendo la carenza di talenti in tutto il mondo al livello più alto degli ultimi dieci anni. Lo evidenzia una ricerca della multinazionale Manpower, secondo la quale il 45% dei datori di lavoro a livello globale, il 37% in Italia, ha difficoltà a trovare le persone con le giuste competenze. Per questo è sempre più importante individuare i lavoratori di talento, anche grazie a nuovi test quasi infallibili.Tomas Chamorro-Premuzic, Chief Talent Scientist di ManpowerGroup: "Con l'avvento della rivoluzione digitale abbiamo nuovi segnali per individuare il talento come l'impronta lasciata da ciascuno sui social network, la voce e soprattutto possiamo registrare i risultati di ciascun lavoratore. Gli strumenti migliorano di continuo, non abbiamo ancora raggiunto la vetta, ma con tutta la tecnologia che abbiamo oggi possiamo dire di avere un tasso di successo dell'85%. Non è dunque a ancora un sistema a prova di bomba, ma siamo di fronte al più grande cambiamento degli ultimi decenni quando il tasso di accuratezza dei test raggiungeva al massimo il 60/65%".Per affermarsi non basteranno però le abilità sul compito assegnato. Bisogna anche dimostrare capacità sociali, politiche e solidi valori etici. Riccardo Barberis, amministratore delegato del gruppo Manpower in Italia: "Ciò che noi pensiamo è che il talento di domani sia un mix di competenza tecnica, di competenza sulle soft skills quindi sulle capacità di stare nel lavoro di gruppo e ovviamente una mentalità digitale cioè aperta al cambiamento".Un modello di talento nel quale si identificano anche gli sportivi, come il vicepresidente dell'Inter Javier Zanetti o la pallavolista della nazionale Paola Egonu, secondo i quali il gesto tecnico non basta per fare un campione. Paola Egonu, pallavolista Agil Volley Novara:"Un giocatore è fatto di tanto altro quindi anche il carattere, la disponibilità, la determinazione in campo, la voglia di aiutare le proprie compagne o compagni, quindi non è soltanto il gesto tecnico, ma anche il saper relazionarsi con le persone perché in uno sport di squadra si deve essere in grado di poter dare una mano o accettare anche l'aiuto degli altri".I compagni talentuosi, ha ribadito Zanetti, sono quelli che ti tirano fuori nei momenti di difficoltà. Un talento al servizio della squadra, altrimenti non serve a niente.